Continua la rassegna a tema Eurovision Song Contest a cura di Eddy Anselmi: dopo i The Black Mamba, che abbiamo avuto modo di conoscere ieri, oggi scopriamo un’altra band, l’unica oltre ai nostri Måneskin a proporre una canzone dalle sonorità rock, e rappresentante della Finlandia.

Eurovision Song Contest 2021: la Finlandia

I Blind Channel sono un gruppo, un po’ post-hardcore, un po’ alternative rock, fondato nel 2013 a Oulu, nel profondo nord della nazione della penisola scandinava. È composta da sei membri: i due cantanti Joel Hokka e Niko Vilheim, il chitarrista Joonas Porko, Olli Matela, bassista, Tommi Lalli alla batteria e Alex Mattson al sintetizzatore. Insieme hanno all’attivo tre album, e hanno raggiunto una nomea importante nella scena metal nord-europea.

La canzone che presenteranno sul palco di Rotterdam, “Dark Side“, ha un testo decisamente aggressivo e, sotto certi aspetti, anche molto cupo: si fanno, infatti, riferimenti al Club 27, un gruppo di artisti rinomati per essere morti all’età di ventisette anni − in cui figurano tra gli altri Kurt Cobain, Amy Winehouse, Janis Joplin, Jimi Hendrix e Jim Morrison − e si invita, come hanno fatto alcuni di loro, a «spararsi in testa». Inoltre si invocano gli «psicopatici in scena» e «l’impero dei mostri» ad alzare i drink al cielo e di non sprecare le preghiere su di loro, perché sono già passati al «lato oscuro».

I Blind Channel hanno preso parte all’Uuden Musiikin Kilpailu, il format musicale che permette l’accesso all’Eurovision, e ne sono usciti trionfanti superando anche il vincitore dell’anno precedente, Aksel, che così ha perso la possibilità di esibirsi sul palco di Rotterdam. La band insegue il successo che alla Finlandia manca dal 2006, quando ci fu l’exploit di un’altra metal band molto particolare. Parlando sempre di band, ricordiamo i vincitori di Sanremo, ovvero coloro che rappresenteranno i nostri colori sul palco dell’Ahoy Arena di Rotterdam.

L’Eurovision Song Contest 2006 sotto il segno dell’Hard Rock

Furono i Lordi a vincere l’edizione di Atene, superando i favoritissimi rappresentanti della Russia e della Svezia − rispettivamente Dima Bilan con “Never Let You Go” e Carola con “Invincible”. Grazie al loro look mostruoso (in cantante era vestito da demone, con tanto di corna e ali da pipistrello), e alle sonorità metal di “Hard Rock Hallelujah“, i Lordi riuscirono a interrompere il filotto di risultati negativi all’Eurovision: la Finlandia, fino a quel momento, aveva ottenuto otto ultimi posti dalla sua prima partecipazione, nel 1961.

La band ottenne un enorme riconoscimento, in primis dall’allora Presidentessa della Repubblica, Tarja Halonen, che li accolse nella gremita piazza di Helsinki, poi con la nuova denominazione a lei dedicata dell’allora Piazza Centrale di Rovaniemi, loro città natale. Ebbe modo di esibirsi anche in Italia, quello stesso anno, all’Estragon di Bologna, dove qualcuno ebbe l’audacia di accomunare il loro stile a quello degli Atroci, specificando però la maggiore sofisticatezza.

Luca Meneghini

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