Oggi, 4 febbraio, a livello nazionale è indetta la protesta di studenti e studentesse. Nelle piazze torneranno le manifestazioni, che hanno due principali obiettivi: il rifiuto della maturità così come reintrodotta dal governo e l’opposizione all’alternanza scuola lavoro, in particolare dopo la morte di Lorenzo Parelli.
A Bologna studentesse e studenti si sono dati appuntamento in piazza de l’Unità. Ad animare la manifestazione è Osa (Opposizione studentesca alternativa), la sigla protagonista anche dell’occupazione di Rosa Luxemburg e Laura Bassi.

Studenti in piazza contro maturità e alternanza scuola lavoro

«Il ministro Bianchi ha deciso di mettere una maturità quest’anno come se nulla fosse successo – racconta ai nostri microfoni una studentessa di Osa – come se tre anni di dad non avessero cambiato nulla nel percorso degli studenti».
Studentesse e studenti considerano la decisione governativa come un vero e proprio attacco nei loro confronti e una scarsa considerazione del loro benessere, dei contraccolpi anche psicologici e delle lacune formative che hanno vissuto a causa della pandemia.
In particolare, la reintroduzione delle prove scritte e la cancellazione della tesina interdisciplinare per gli studenti rappresentano un problema, specialmente per le tempistiche con cui sono state comunicate.

Ma nelle piazze studentesse e studenti scendono anche contro l’alternanza scuola lavoro. La morte di Lorenzo è sicuramente una miccia che ha innescato la protesta, ma anche le cariche e le manganellate agli studenti che protestavano nei giorni seguenti hanno provocato grande rabbia e inqualificabili sono suonate le parole della ministra degli Interni Luciana Lamorgese, che ha giustificato le violenze poliziesche con un presunto rischio di infiltrati.
«L’alternanza scuola lavoro va assolutamente abolita – continua l’esponente di Osa – perché è il pensiero di base che è marcio». Nello specifico, studentesse e studenti contestano il modello di scuola-azienda, che serve a fornire manodopera gratuita alle aziende stesse e a preparare le ragazze e i ragazzi ad un futuro di sfruttamento e precarietà.

ASCOLTA L’INTERVISTA ALLA STUDENTESSA DI OSA: