«La rassegna si allarga», ha spiegato Micaela Casalboni, condirettrice artistica della Compagnia Teatro dell’Argine, realtà che insieme al Teatro del Pratello ha curato la seconda edizione di “E state alla Dozza!”. «Gli appuntamenti saranno quattro, uno in più rispetto al ciclo precedente. Tre spettacoli teatrali, di genere diverso, e un concerto». Il progetto è nato dalla collaborazione tra i due teatri, la Casa Circondariale di Bologna “Rocco D’Amato” e la Fondazione Bologna in Musica – Bologna Jazz Festival.
Il tutto promosso e coordinato dal Comune e dalla Città metropolitana di Bologna che ha inserito gli eventi nel calendario del Bologna Estate 2024. E si dipanerà in quattro serate tra il 10 e il 13 giugno.
Tra le novità di quest’anno anche l’aumento delle attività del Teatro del Pratello realizzate con le persone detenute, la loro partecipazione a spettacoli esterni, l’avvio del progetto “Tradimenti e oblii” e il festival regionale “Trasparenze di Teatro Carcere”.

“E state alla Dozza!”, Alessandro Bergonzoni apre la rassegna

«Come per la prima edizione, che ha avuto un riscontro positivo, gli obiettivi sono: proporre un’offerta culturale di qualità per chi abita il carcere e rendere questo spazio un luogo di incontro e condivisione», ha specificato Casalboni. «Il primo ospite ad esibirsi sarà Alessandro Bergonzoni. L’attore metterà in scena uno spettacolo sulla detenzione e la pena. Rifletterà sulla convivenza tra città, arte, poesia e persone; sui modi attraverso cui “cercare”, verbo che anagramma il sostantivo “carcere”, una nuova vita. Il titolo? “La pena non sia mai carcerogena”.
Martedì salirà sul palco Indaco Trio con il concerto “D’amore e d’orgoglio” dedicato a Billie Holiday e Nina Simone. Due artiste che fanno della loro musica, jazz, degli inni per la lotta per i diritti civili. Il confronto tra le due artiste è stato possibile grazie alla collaborazione con la Fondazione Bologna in Musica – Bologna Jazz Festival.

La rassegna prosegue con “Fame – quasi una biografia” di Annagaia Marchioro. Liberamente ispirato al romanzo “Biografia della fame” di Amélie Nothomb. Uno spettacolo in cui convivono comicità e poesia. Al cui centro c’è la storia di una donna che ha così tanta fame da smettere di nutrirsi. Di scena in scena Marchioro sfuma la storia altrui per avvicinarla alla propria. L’ultima sera sarà la volta degli Oblivion che con lo spettacolo “Oblivion Collection”, metà concerto, metà chiacchierata, eseguiranno i pezzi più divertenti della loro collezione.

Un cartellone di proposte che «mostra l’impegno della Direzione della Dozza e dell’Amministrazione di rendere il penitenziario uno spazio aperto al confronto con l’esterno. Nella stessa direzione vanno le attività teatrali del 2024: il progetto di cultura riparativa “Tradimenti e oblii”, la partecipazione di chi sta in carcere in teatro e il festival regionale “Trasparenze di Teatro Carcere”», ha concluso Casalboni.

Per partecipare è necessario inviare la richiesta di partecipazione entro lunedì 27 maggio compilando il modulo completo di allegati al link disponibile alla pagina https://teatrodelpratello.it/agenda-eventi. È necessario attendere conferma dell’avvenuta autorizzazione.

ASCOLTA L’INTERVISTA AD MICAELA CASALBONI: