Trasporti, lavoro, energia, acqua ed edilizia. Sono questi i capitoli della “agenda climatica” di Fridays for future, che tornerà in piazza il prossimo 23 settembre, a due giorni dalle elezioni politiche italiane. Il global strike, infatti, nel nostro Paese avrà un significato particolare, visto l’appuntamento alle urne di domenica prossima.
La manifestazione dei giovani ambientalisti serve proprio a destare i partiti, che della crisi climatica sembrano non preoccuparsi nonostante i grossi problemi come la siccità e anche le morti e i disastri, prima sul ghiacciaio della Marmolada e poi nelle Marche.

Lo sciopero per l’agenda climatica: Fridays for future di nuovo in piazza

Anche a Bologna il 23 settembre scenderà in piazza Fridays for future, portando anche rivendicazioni locali. «Per la nostra città è centrale il tema del trasporto – evidenzia l’associazione ambientalista – La rivoluzione della mobilità passa necessariamente dal no a grandi opere inutili come il Passante di Mezzo, anche nella sua ipocrita variante green, e al sì a poderosi investimenti nel servizio pubblico. Rendere gratuito il trasporto pubblico è il primo passo, da applicare subito. Implementare nuovi mezzi elettrici, tratte numerose e capillari, nuove ciclabili, è l’indispensabile momento successivo».

Anche per questo Fridays For Future Bologna e RitmoLento hanno lanciato un’iniziativa cittadina chiedendo al Comune di Bologna e a T-Per delle nuove politiche cittadine per garantire il trasporto pubblico, gratuito e accessibile.
Gli attivisti dei due movimenti hanno installato in varie fermate dell’autobus delle box per la condivisione del “Biglietto Sospeso”. Si tratta di dispenser che permetteranno agli altri passeggeri di condividere i minuti rimanenti dei biglietti acquistati al termine della propria corsa.

La gratuità del trasporto pubblico è un tema che il movimento rilancia anche a livello nazionale, assieme ad altri punti come il ban ai jet privati, la pianificazione di 8mila comunità energetiche con una potenza media di 10MW, la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario, l’isolamento di tutte le case popolari e delle scuole entro 3 anni, la ripubblicizzazione dell’acqua.

ASCOLTA L’INTERVISTA A PAOLA FADUMA VISALLI DI FRIDAYS FOR FUTURE BOLOGNA: