Ancora una volta la Giornata Internazionale della Donna dell’8 marzo sarà una giornata di lotta. Non Una di Meno, infatti, ripropone lo sciopero produttivo e riproduttivo per l’intera giornata. “Scioperiamo ovunque” lo slogan scelto quest’anno per la mobilitazione nazionale, che avrà manifestazioni territoriali.
A Bologna la giornata comincerà alle 10.00 in piazza Maggiore, mentre nel pomeriggio il corteo avrà il concentramento alle 17.00 in piazza XX settembre.

L’8 marzo lo sciopero femminista di Non Una di Meno

«Quest’anno sentiamo lo sciopero in maniera ancora più urgente – spiega ai nostri microfoni Greta di Non Una di Meno Bologna – Scioperiamo contro delle condizioni strutturali che si sono aggravate ancora di più con la guerra in Ucraina».
Le condizioni strutturali riguardano diversi ambiti della vita in cui si manifesta il patriarcato, a partire dalla violenza di genere e passando per l’obiezione di coscienza all’aborto, fino ai lavori lavori sottopagati e precari che colpiscono soprattutto le donne e le persone femminilizzate. Ma Non Una di Meno è un movimento intersezionale, quindi si scaglia anche contro «la violenza del razzismo sistemico e dei confini» e «contro la violenza di tutte le guerre, fatte da ricchi e potenti e pagate dalle popolazioni civili».

Un occhio particolare della mobilitazione sarà di carattere internazionale. «Uno degli slogan di quest’anno – spiega l’attivista – sarà “Donna, vita, libertà”, lo slogan delle donne iraniane che stanno guidando la rivoluzione». Ma il movimento transfemminista in questi mesi è rimasto in contatto anche con East, una rete femminista dell’Europa centrale ed orientale, che dopo lo scoppio della guerra in Ucraina ha chiamato a protestare contro il conflitto le donne di tutto il continente.
La novità di questa edizione, di cui un’anteprima si è avuta venerdì scorso durante lo sciopero globale per il clima, è l’alleanza tra ecologismo e femminismo. Le istanze femministe riconoscono una matrice comune in ciò che genera la crisi climatica.

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