CLAUDIO SUCCI: Educazione finanziaria on-air. Approfondimenti di economia a cura della Banca Di Credito Cooperativo Felsinea.

ALESSANDRO CANELLA: Buonasera ad ascoltatrici e ascoltatori, bentrovate e bentrovati a Educazione Finanziaria On Air, questa rubrica che vi guida attraverso il mondo della finanza, di come gestire bene i nostri soldi. Siamo oggi in compagnia di Chiara Manisco della Banca Di Credito Cooperativo Felsinea che saluto. Ciao buonasera.

CHIARA MANISCO: Ciao ciao Alessandro un saluto a tutti gli ascoltatori grazie dell’invito.

ALESSANDRO CANELLA: Ecco in questa puntata che ha un titolo particolare si intitola “come la banca valuta l’azienda l’importanza degli indicatori di sostenibilità”. Ecco ci faresti una panoramica di questo argomento?

CHIARA MANISCO: Certo allora la puntata di oggi tratta una tematica che è molto attuale però in realtà anche molto complessa, quindi farò del mio meglio per semplificare più possibile i concetti. Allora, partiamo dal principio. Una delle principali attività di una banca è quella ovviamente di sostenere i progetti di privati, famiglie ed imprese. Ora, la domanda che sorge spontanea è come avviene il processo? Ecco, normalmente il sostegno è costituito da dei finanziamenti, che non sono altro che denaro che la banca presta a famiglie e imprese per realizzare un progetto. Facciamo qualche esempio, una famiglia potrebbe progettare l’acquisto di una casa e un’impresa potrebbe avere bisogno di fondi per ristrutturare e ammodernare le proprie sedi operative. Quando un cliente richiede un prestito vengono fatte una serie di valutazioni. Tra le considerazioni c’è anche l’analisi del profilo ESG del cliente e l’impatto ESG del progetto che vogliamo finanziare. ESG è un acronimo che sta per Environmental Social And Governance e si riferisce rispettivamente all’attenzione per l’ambiente, alla responsabilità sociale e alle buone prassi di governo societario ed etica nei comportamenti.

ALESSANDRO CANELLA: Quindi questi fattori ESG hanno un certo peso nella valutazione del credito. Potresti spiegarci un po’ Il funzionamento e l’impatto di questi criteri per appunto il mondo del credito?

CHIARA MANISCO: Sì, sì, effettivamente sì. Diciamo che oggi nei processi di valutazione del credito non possono essere ignorati questi famosi fattori ESG. Però vorrei fare una piccola distinzione tra mondo delle imprese e mondo dei privati perché entrando un po’più nello specifico con ESG si intende soprattutto quantificare e certificare anche l’abilità delle imprese di calibrare e sapere gestire il proprio impatto sulla sfera ambientale e sociale di buon governo. Quindi questo significa che per ciascuna impresa in realtà si può valutare l’adeguatezza del profilo ESG sia nella sua interezza che nelle sue tre sottocomponenti, quindi ambientale e sociale di governo. Poi viene anche valutata l’esposizione dei clienti ad alcuni rischi come rischio fisico e rischio di transizione. Cosa significa? Significa che ci domandiamo cosa succederebbe al cliente in caso di un evento atmosferico estremo, tipo l’alluvione che purtroppo abbiamo sperimentato di recente. E cosa accadrebbe alla sua attività quando ci sarà la transizione verso una realtà sostenibile. Ecco, in funzione di ciò che emerge dalle analisi che ti ho appena descritto, si può suggerire al cliente investimenti che possano migliorare il proprio score ESG, che non è altro che un punteggio, o che possano mitigare o addirittura andare ad azzerare il rischio fisico e di transizione del cliente stesso con dei finanziamenti ad hoc.

ALESSANDRO CANELLA: Sono aspetti molto interessanti, ma questo punteggio del cliente come si ricava e anche come si calcola questo rischio fisico di transizione?

CHIARA MANISCO: Allora è un’ottima domanda, dunque i dati possono essere ricavati statisticamente sulla base delle caratteristiche del cliente e delle informazioni di dominio pubblico che lo riguardano. In alternativa il cliente si può sottoporre a questionari che sono in genere molto articolati e approfonditi e vanno a delineare il suo profilo ESG certificandolo appunto con quel famoso punteggio di cui ti parlavo prima. Ora anche in questo caso ti faccio giusto qualche esempio degli elementi che vengono considerati nella definizione di questo punteggio. Per esempio se l’azienda ha un piano di sostenibilità. Nel caso lo possieda, se vengono monitorati, rendi contati i risultati raggiunti, oppure l’energia elettrica, il gas, l’acqua che viene consumata, insomma come sono distribuiti i dipendenti per genere ed età, ecco questi sono alcuni esempi.

ALESSANDRO CANELLA: Cosa succede se per esempio il cliente ha un buon profilo ESG o il finanziamento ha un impatto positivo per la sostenibilità?

CHIARA MANISCO: Allora naturalmente diciamo che la transizione verso un’economia sostenibile non può avvenire se non ci si impegna un po’ tutti insieme in un vero e proprio lavoro di squadra, quindi ci sono dei recenti studi che indicano che le realtà che hanno una maggiore attenzione ai fattori ESG possono contare su un rischio di credito che è ben 5 volte inferiore rispetto a chi non ha fatto nulla a riguardo. Quindi naturalmente per le aziende diventa essenziale essere pronte a fornire dei dati relativi alla propria sostenibilità, per favorire le erogazioni dei finanziamenti ma anche per poter beneficiare di condizioni agevolate nell’accesso al credito. Inoltre lo vedremo anche poi nelle prossime puntate, la tematica ESG andrà ad impattare realtà imprenditoriali di tutte le dimensioni e le aziende saranno chiamate a redigere, ovviamente in base alle loro dimensioni, con tempistiche diverse, il report di sostenibilità, anche detto CSRD, ma mi sembra abbastanza tecnico, nel quale dovranno dimostrare che la loro catena di fornitura è responsabile. Quindi la sostenibilità può essere una grande opportunità per le piccole e medie imprese che però saranno capaci di cogliere in tempo queste potenzialità. Da un lato consente alle aziende di efficientare i propri processi produttivi, favorendo la sostenibilità del proprio modello di business e dall’altro però in un mondo che è sempre più orientato agli aspetti ESG consente di mantenere il proprio posizionamento competitivo senza il rischio di essere proprio completamente estromessi dalle catene di fornitura.

ALESSANDRO CANELLA: Chiara io ti ringrazio, approfondiremo ulteriormente questi temi anche nelle prossime puntate e insomma ringrazio anche chi è rimasto all’ascolto una buona serata.

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