Nel corso degli ultimi tre decenni il rapporto degli italiani con la cremazione è molto cambiato, soprattutto nel centro-nord del Paese. Di fatto oggi siamo il quarto Paese europeo per percentuale di cremazioni sul numero dei decessi, anche se in diverse zone del Paese questo tipo di scelta è ancora poco diffuso.

I dati dell’ISTAT

Nel corso degli ultimi anni la percentuale delle cremazioni sul totale dei decessi è stata in costante aumento. Ce lo dicono i dati raccolti dall’ISTAT, grazie all’aiuto delle associazioni che si occupano attivamente di cremazione. Se in un passato non troppo lontano chi desiderava essere cremato dopo il decesso doveva predisporre appositi incartamenti burocratici già da vivo, oggi sempre più famiglie preferiscono questo tipo di soluzione, perché considerata migliore sotto vari punti di vista. A livello italiano oltre il 34% dei defunti viene cremato ogni anno; la maggior parte delle cremazioni avviene però nel centro-nord dove questa scelta viene eseguita per una elevata percentuale di defunti. Al sud invece, nonostante un chiaro aumento nel corso degli anni, le cremazioni sono ancora osteggiate da molti. Prima di tutto perché sussistono ancora dei pregiudizi; secondariamente perché al sud non sono presenti sufficienti impianti per la cremazione, mentre nel nord del Paese ve ne sono di maggiori. Per maggiori informazioni su come organizzare la cremazione di un defunto, è possibile dare uno sguardo sul sito dell’agenzia di proprio interesse che offre questo servizio.

I vantaggi della cremazione

I motivi per cui sempre più persone ricorrono alla cremazione dei parenti defunti sono vari, tra cui alcuni sono particolarmente evidenti. A partire dal fatto che in molte zone d’Italia è più semplice e meno costoso inumare dei resti cremati invece di un defunto. Il costo totale delle esequie diminuisce, ma risulta anche più semplice trovare un piccolo spazio all’interno di un cimitero. Si deve poi considerare che negli ultimi anni la legislazione italiana è molto cambiata per quanto riguarda le cremazioni. Oggi è infatti possibile non solo inumare i resti cremati, ma anche conservare l’urna nella propria abitazione o spargere le ceneri sul territorio, previa richiesta al Comune in cui si trova la zona prescelta. È quindi possibile per i parenti lontani decidere di portare con sé le ceneri e il ricordo del defunto, oppure ridurre ulteriormente il costo del funerale, rendendo omaggio ai desideri del defunto, che magari aveva espresso l’intenzione di riposare in un parco o nelle acque di un fiume o del mare.

La cremazione in Italia

Nel nostro Paese sono disponibili oltre 85 forni crematori, diffusi soprattutto nei pressi delle grandi città e nel centro-nord del Paese. È vero però che sempre più persone richiedono la cremazione dei propri cari anche nel sud, ma spesso sono costrette a spostare la salma verso un forno crematorio più a nord; la richiesta in aumento nel sud infatti non sta andando di pari passo con la costruzione di nuovi forni crematori.