Se la prima edizione era partita da cinque temi che riprendevano i 17 goal dell’agenda Onu 2030, la seconda edizione di Politico Poetico, il progetto rivolto ai ragazzi e alle ragazze dai 14 ai 20 anni del territorio bolognese seguirà le raccomandazioni e le parole chiave proposte dai partecipanti dell’ultimo ciclo.
Curato da Teatro dell’Argine in collaborazione con Fondazione Innovazione Urbana Rusconi Ghigi, Politico Poetico ha lo scopo di ascoltare la voce delle nuove generazioni su temi cruciali di attivare la loro partecipazione alla vita della città attraverso dei laboratori teatrali. Attività che culmineranno con un evento finale.
E quest’anno il progetto potrà contare su un fondo di 30mila euro.

Politico Poetico torna con una novità: 30mila euro per realizzare i progetti delle nuove generazioni

«Si cresce, si rilancia e si aggiusta il tiro», spiega Andrea Paolucci, condirettore artistico della compagnia del Teatro dell’Argine, riferendosi alle cinque raccomandazioni che i partecipanti alla scorsa edizione, esercitando il loro senso critico, hanno presentato per migliorare l’iniziativa.
Tra i suggerimenti, quello di coinvolgere non solo studenti, ma anche altri adolescenti, di creare laboratori interclassi che si basino sull’interazione tra esperti e ragazzi e meno su lezioni frontali, più occasioni di uscita didattica e un fondo per sostenere l’attuazione di alcuni progetti.
Quest’ultima sarà una delle novità di quest’anno scolastico: «la Fondazione ha messo a disposizione un fondo di 30mila euro», ha spiegato Paolucci.

Fragilità, collaborazione, futuro, relazioni e orizzonti sono le cinque keywords attorno a cui ruoterà il nuovo ciclo di attività. Sono parole che danno il senso di come si percepisce questa generazione «si sente in un momento di transizione, ma nello stesso tempo è pronta a prendersi a carico temi come i diritti e l’ambiente. Li vediamo spesso impegnati in attività legate ai Fridays for future. Sono molto consapevoli di essere in un periodo storico che li pone di fronte a certe sfide in maniera del tutto nuova rispetto, per esempio ai genitori. Sono ragazzi impegnati», ha concluso.

ASCOLTA L’INTERVISTA AD ANDREA PAOLUCCI: