“Carne”, la rassegna di danza dedicata alla drammaturgia fisica e curata dalla coreografa e danzatrice Michela Lucenti, torna ad accompagnare la stagione di ERT/ Teatro Nazionale dopo il successo dell’anno passato. Per la città di Bologna la curatrice ha ideato un programma che si apre con un Prologo di quattro giornate, che si svolgeranno tra il Teatro Arena del Sole e il Teatro delle Moline dal 19 al 22 ottobre.

Arriva a Bologna la seconda edizione della rassegna di danza “Carne”

“Carne” è una rassegna nata per esplorare le possibilità narrative e interpretative del linguaggio del corpo. «Questi quattro giorni sono una specie di piccolo manifesto della drammaturgia fisica (..) il filo rosso della rassegna è che cosa raccontano i corpi» descrive Michela Lucenti. Carne diventa così un titolo-manifesto, un appello per acquisire consapevolezza sul valore della fisicità.

La seconda edizione di “Carne” inizia con quattro giorni interamente dedicati al teatro fisico. Il programma accosta artisti molto differenti della scena italiana e internazionale. Purtroppo, la compagnia del coreografo israeliano Sharon Fridman, che doveva concludere queste giornate con il suo spettacolo, a causa della situazione israeliana non potrà presentarsi. Fridman avrebbe chiuso le quattro giornate, domenica 22 ottobre alle 21 con “Tres Piezas Cortas”, un medley composto da tre performance. La visione dei lavori è però soltanto rimandata, nella speranza che l’emergenza rientri al più presto.

Ci saranno poi due lavori in cui giovani artisti si mettono a confronto: il regista e attore Giuliano Scarpinato si mette alla prova con la danza per la prima volta collaborando con il danzatore Cristian Cucco e il musicista Giacomo Agnifili nel lavoro “All about Adam”, che debutta giovedì 19 ottobre ed è un’indagine danzata sulla storia del maschile italiano; l’attrice e regista Federica Rosellini porta in scena un inedito incontro artistico con la danzatrice Francesca Zaccaria chiamato Nao Nao (Primo studio), in scena venerdì 20 ottobre, un progetto ibrido che ha deciso di fondere il teatro con l’arte della ceroplastica.

Venerdì 20 ottobre è infine in programma il risultato de “Le parole del corpo”, il Corso di Alta Formazione della Scuola di Teatro Iolanda Gazzero di ERT, svolto sotto la direzione di Sharon Fridman con Melania Olcina, un lavoro con sedici studenti basato sul contatto e la relazione tra corpi. Fortunatamente Melania Olcina è riuscita ad arrivare e lo spettacolo si svolgerà come da programma, grazie all’aiuto di Michela Lucenti.

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