ART CITY Bologna ritorna nella sua nona edizione, con una formula rinnovata, dal 7 al 9 maggio 2021, e rappresenta un’occasione di ripartenza e rinascita per la vita culturale bolognese.

Alla scoperta di luoghi inconsueti con l’arte

ART CITY 2021 torna a maggio, e precisamente il 7, 8, 9 maggio, anziché come di consueto a gennaio. Infatti ART CITY sarà il primo appuntamento di Bologna Estate, e grazie al coordinamento dell’Istituzione Bologna Musei e la direzione artistica di Lorenzo Balbi, ci saranno tante iniziative ed eventi, che andranno a costellare l’intera estate bolognese, come una scintilla di creatività che si propagherà sulla città.
ART CITY 2021 è il primo evento fisico e aperto al pubblico, dopo tanti mesi di forzata inattività, e vuole presentarsi come un messaggio positivo, un invito a guardare avanti e al futuro, attraverso la creatività e i linguaggi degli artisti: ART CITY come scintilla, fucina e aggregatore che scatena la creatività nella città.

L’edizione del 2021 è fortemente italiana, intermediale e intergenerazionale: grande spazio è rivolto ai giovani, di diverse generazioni, per cercare di dare loro la possibilità di valorizzazione la propria carriera artistica: da artisti giovanissimi, ad artisti già affermati, i mid-career, fino ai grandi maestri, come Michelangelo Pistoletto.

Come racconta ai nostri microfoni, Lorenzo Balbi, direttore artistico dell’evento, una delle più importanti novità di questa edizione è il cambio dell’immagine coordinata: «infatti dopo otto edizioni il festival è diventato chiaramente un’iniziativa indipendente, forte e riconoscibile, con un suo proprio ruolo deciso e marcato nella stagione culturale di bologna; e quindi abbiamo pensato che fosse il momento di ripensare l’immagine coordinata, come il logo, e in generale il posizionamento di questa manifestazione nell’immaginario collettivo».
Così sono stati coinvolti due artisti, tra cui Filippo Taffi, per ripensare l’immagine coordinata: il classico bollino blu, rappresentativo delle edizioni precedenti di ARTCITY, è stato sostituito da una stella, che andrà a contrassegnare tutte le sedi dell’evento. In questo modo il pubblico, simbolicamente, sarà chiamato e invitato a costruire e visitare la costellazione di stelle, che compongono e rappresentano gli eventi principali. E infatti per questa edizione, che si vuole più partecipata e non frenetica, è stata realizzata una guida, stile Lonely Planet, da portare con sé per farsi accompagnare nel percorso inedito e curioso, che si deciderà di seguire e comporre.

Il tema della stella e delle costellazioni fanno riferimento a un altro concetto centrale, che struttura la nona edizione, cioè quello di “città che non c’è”, che ha un testimone d’eccezione: Peter Pan, che diventa la guida con cui abbandonarsi e lasciarsi condurre in questa “città che non c’è”, in questa fantastica città contemporanea, alla scoperta di luoghi meno convenzionali, più segreti e nascosti, che si aprono alla creatività degli artisti, che vanno a creare una sorta di visita e guida turistica della città diversa e inedita.

Video, installazioni, performance, disegni e opere radiofoniche e sonore saranno le principali declinazioni con cui ARTCITY 2021 si manifesterà, trasformando il tessuto spaziale di Bologna.
Ma come ricorda Balbi, ART CITY non si esaurisce con il progetto speciale, che prevede l’installazione di Gregor Schneider, presso l’Ex GAM, né con i main project che formano la costellazione dell’evento, ma si compone anche di ricchi progetti collaterali e paralleli, attraverso la collaborazione di musei, gallerie d’arte moderne e contemporanee, associazioni culturali e spazi indipendenti.

Per maggiori info sugli eventi in programma, visita il sito ufficiale.

ASCOLTA L’INTERVISTA A LORENZO BALBI: