Era nel pieno della pandemia quando la Consultoria Mala Consilia, un gruppo femminista di attiviste presenti all’interno dell’Università di Bologna, raccolse la testimonianza di una studentessa che denunciava di avere subito molestie da un docente dell’Alma Mater. Il collettivo raccolse altre storie, che svelavano come quello del professore fosse un vero e proprio modus operandi.
Ora il docente, che è anche un ex direttore di Dipartimento, è stato condannato dal Tribunale di Bologna, dopo il patteggiamento, per molestie e violenze sessuali nei confronti di diverse studentesse.

Violenza di genere all’Unibo, condannato un docente denunciato da studentesse

Tutto inizia a novembre dell’anno scorso, quando una studentessa si rivolge alla Consultoria Mala Consilia e racconta le molestie subite da un docente dell’Unibo. Le attiviste del collettivo femminista si attivano per denunciare la vicenda e raccolgono testimonianze di altre studentesse che hanno subìto le stesse molestie e la stessa violenza di genere.
A quel punto vengono attivati i canali istituzionali e comincia un lungo percorso, che ha portato prima all’allontanamento del professore e poi alla sentenza in aula di tribunale.

«I casi che abbiamo raccolto – osserva ai nostri microfoni Silvia Mazzaglia della Mala Consilia – non riguardano solo il 2021, ma anche il 2010 o il 2013 e questo ci dice che la violenza di genere è un problema strutturale all’interno dell’Università, così come lo è in ogni settore della società».
Anche in seguito a queste segnalazioni, l’Alma Mater ha intrapreso azioni per contrastare la violenza di genere al proprio interno. Una fra tutte l‘apertura di uno sportello gestito dalla Casa delle Donne per non subire violenza di Bologna.
«È necessario vigilare sugli spazi universitari affinché eventi del genere non si ripetano – sottolinea Mazzaglia – In questo caso l’Ateneo è intervenuto tempestivamente prendendo provvedimenti, ma sappiamo che di casi simili ce ne potrebbero essere tanti, troppi».

La lettera e il presidio delle studentesse

A conclusione della vicenda, Micaela, Lucia e Sara, le studentesse che hanno denunciato le violenze e per le quali sono stati usati nomi di fantasia, hanno scritto una lettera, che la Mala Consilia ha pubblicato sui propri social e che verrà letta venerdì prossimo, 25 novembre, in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
È infatti alle 17.00 di venerdì che, al Portico dei Servi di Strada Maggiore, la Mala Consiglia ha organizzato un presidio intitolato “Voglio essere l’ultima”.

ASCOLTA L’INTERVISTA A SILVIA MAZZAGLIA: