«Purtroppo non ci sono ambiti in cui il fenomeno della violenza di genere non sia presente». È con queste parole che Susanna Zaccaria, presidente della Casa delle Donne per non subire violenza di Bologna, commenta il bisogno che l’Università di Bologna ha sentito di attivare uno sportello contro la violenza di genere all’interno dell’Ateneo. Da mercoledì, infatti, anche l’Unibo avrà uno spazio fisico dove chiunque – studentesse, docenti, personale amministrativo – potrà rivolgersi per trovare ascolto e sostegno.
Lo sportello all’Alma Mater arriva dopo alcune sperimentazioni dal basso, in particolare quella del collettivo Mala Consilia, che aveva raccolto testimonianze di molestie all’interno del mondo accademico.

Lo sportello contro la violenza di genere all’Unibo

Lo sportello contro la violenza di genere all’interno dell’Unibo verrà gestito direttamente dalla Casa delle Donne. Il centro antiviolenza offrirà la competenza maturata in molti anni al fianco delle donne che subiscono violenza.
Una volta a settimana sarà possibile accedere allo sportello, ma sarà possibile mettersi in contatto con le operatrici anche nei restanti giorni della settimana.
«Non necessariamente le violenze denunciate allo sportello dovranno essersi svolte all’interno dell’Università», precisa Zaccaria. In altre parole, lo sportello sarà un presidio fisico in più per le donne, un punto di riferimento cui rivolgersi in caso di bisogno.

Lo sportello avrà sede in via Ranzani 14, all’interno degli spazi della stessa università, e sarà aperto ogni mercoledì.
«L’Università di Bologna ha dimostrato una piena coscienza non solo del problema, ma anche della necessità di avere un proprio luogo – osserva la presidente della Casa delle Donne – Intanto ci sarà un’opera di sensibilizzazione, per informare sulla presenza dello sportello, e poi la possibilità di accesso e di contatto anche telefonico nel resto dei giorni in cui non c’è fisicamente la presenza delle operatrici».

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