Lavorare sulla prevenzione, sull’educazione e sulla cultura, una cultura che promuova l’uguaglianza di genere e il rispetto, per contrastare la violenza sulle donne. Questi gli intendi della XVIII edizione del Festival La Violenza Illustrata, giunto alla sua maggiore età. Organizzato dalla Casa delle donne per non subire violenza di Bologna, il Festival intreccia i servizi della Casa delle donne con un piano culturale di produzione artistica, che rende completo il progetto di educazione di genere in Emilia Romagna.

Sarà dal 25 novembre, Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, al 10 dicembre, Giornata Mondiale dei Diritti Umani, per aderire anche quest’anno alla campagna ONU “Sedici giorni di attivismo contro la violenza di genere”, giunta alla sua trentaduesima edizione.

Le tematiche della XVIII edizione del Festival la Violenza Illustrata

«Ogni anno il Festival si da un tema, quest’anno abbiamo scelto quello della casa, tema molto sentito nella città di Bologna. Per noi era importante portare il punto di vista delle donne che subiscono violenza» raccontano Silvia Saccoccia e Margherita Apone, organizzatrici del Festival. Casa quindi non solo come parola, ma come concetto identitario e politico. Una casa tutta per sé, una casa come rifugio, come luogo in cui vivere libere dalla violenza, una casa per stare e una per ricominciare, una per fare cultura e politica contro la violenza. Perchè la casa è il luogo in cui si consuma la violenza, ma è anche rifugio in cui la donna trova protezione lontano da essa.

«Il Festival invaderà la città, avremo eventi ovunque, a iniziare dalle sale comunali fino alle sale di quartiere, eventi al Pratello e a Labàs, in Cineteca e al Pop Up Cinema Archecchino, una mostra in Sala Borsa e una in Piazza San Francesco. Abbiamo cercato di contaminare più luoghi possibili per arrivare a più persone possibili». Si parlerà di violenza digitale, vittimizzazione secondaria, ecofemminismo, rappresentazione cinematografica e mediatica, presentazioni di libri e spettacoli teatrali.

L’illustrazione di quest’anno, che rappresenta un luogo colorato in cui tante donne insieme, disegnano e ridipingono possibilità, costruendo alternative alla violenza, è stata realizzata da Anna Resmini, illustratrice attivista, laureata in Storia dell’Arte e specializzata in Filosofia Estetica.
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ASCOLTA L’INTERVISTA A SILVIA SACCOCCIA E MARGHERITA APONE:

I dati di accoglienza della Casa delle donne

Sono stati presentati questa mattina anche i dati di accoglienza della Casa delle donne per non subire violenza di Bologna, aggiornati al 31 ottobre. «Per noi è un primo momento per capire come è l’orientamento. Quest’anno torniamo ai livelli pre-covid. Dopo i telefoni muti durante il lock down, ora ci siamo di nuovo assestate» racconta Susanna Zaccaria, presidente di Casa delle donne.

«Al 31 ottobre abbiamo già superato le 800 donne accolte, mentre per l’ospitalità abbiamo 77 donne e 62 tra figli e figlie nei nostri alloggi, per un totale di 139. Questo vuol dire che siamo un punto di riferimento in città, non vuol dire che negli altri territori non c’è violenza e nel nostro sì, ma che le donne si fidano delle risposte». conclude Susanna Zaccaria.

ASCOLTA L’INTERVISTA A SUSANNA ZACCARIA: