Da ottobre a dicembre 2016 Teatri di Vita ripercorre la letteratura tondelliana tra arti visive e musica elettronica intrecciandosi alle tematiche attuali, come sessualità e immigrazione, attraverso un linguaggio contemporaneo e la partecipazione di “testimoni” di vita di Pier Vittorio Tondelli.

Dopo aver attribuito ad una delle sale il nome Tondelli, il direttore artistico Stefano Casi, in occasione del 25° anno di morte dello scrittore emiliano, dedica l’intera stagione autunnale alla sua letteratura.
Vari sono motivi che hanno spinto il direttore alla realizzazione di questa idea, in primis l’unicità di Tondelli per essere stato un letterato dalla forte cultura capace di filtrare, interpretare e descrivere la sua contemporaneità in modo folgorante.

La sua letteratura, seppure collocata negli anni ‘70-80, cela tematiche attuali di rilievo come l’amore e la crisi dei modelli tradizionali, presente in “Camere Separate” (dal 18 al 22 Dicembre), occasione in cui ci saranno testimonianze di amici, intellettuali ed artisti che ricorderanno Tondelli leggendo e interpretando alcuni suoi testi.
Inoltre, Teatri di Vita vedrà ospite il Teatro di Bari nello spettacolo “A porte chiuse”, testo importante degli anni passati, dimenticato oggi, nel quale Andrea Adriatico ne offre uno sguardo contemporaneo.

Il 20 ottobre si potrà assistere ad uno spettacolo teatrale ispirato al tema del “Fertility Day”, frutto della collaborazione tra una compagnia italiana ed una palestinese, riportando l’attenzione sull’attualissima “Odissea” dell’immigrazione. Sempre nel mese di ottobre il teatro presenta “Sisters” e a seguire il “Florian” con uno spettacolo della drammaturgia classica.  A seguire tra Ottobre e Novembre ritorna la presenza in Teatro del Gender Bender Festival con danze contemporanee e lo show dell’artista MotusMiddlesex”, in confluenza con lo “Hello Stranger”.

La particolarità di questa stagione sarà il mix perfetto tra presente e futuro, tra teatro e musica, come il progetto interdisciplinare che vede come protagonisti il Teatro Torinese e la band elettronica Osmotik.

Il 23 dicembre ci sarà la premiazione non solo dello spettacolo più visto ma anche dello spettatore più partecipe, quest’ultimo emblema dell’atto teatrale che non va dimenticato.
La stagione si concluderà con la dedica all’autore Sandro Penna attraverso lo spettacolo “Sandro Penna, una quiete follia”, “alla ricerca della purezza della parola poetica e per ridare il giusto senso alla teatralità”, conclude dicendo il direttore artistico.

È così che Teatri di Vita si conferma, anche quest’anno, grazie alla letteratura senza tempo di Tondelli, essere un teatro dalle forti radici storiche ma sempre con uno sguardo rivolto al futuro.