La Fondazione Teatro Comunale di Ferrara sembra voler mantenere ancora per un po’ l’atmosfera natalizia con Lo Schiaccianoci e con la grande tradizione del Balletto di San Pietroburgo.

Ha appena compiuto 120 anni ma non si direbbe affatto. La prima rappresentazione de Lo Schiaccianoci, celeberrimo balletto con la coreografia Marius Petipa e le musiche di Pëtr Il’ič Čajkovskij, infatti è andata in scena sul palcoscenico del Teatro Mariinskij di San Pietroburgo il 18 dicembre 1892. Non lo direste affatto ma la prima versione coreografata da Lev Ivanov, secondo maître de ballet del Teatro Mariinskij, non ottenne il successo sperato. Ora, a più di un secolo di distanza, quel balletto è diventato uno dei più noti e rappresentati della storia della danza classica e non solo, per esempio le sue melodie hanno ispirato alcune delle sequenze del film di animazione Fantasia di Walt Disney.

Un’altra piccola curiosità: il libretto è tratto da Lo Sciaccianoci e il Re dei Topi. Una fiaba di Natale, racconto del 1816 di E. T. A. Hoffmann ma non nella sua forma originale, troppo cruenta, bensì nella revisione di Alexandre Dumas, di tono più leggero.

Questa la trama: durante la vigilia di Natale, il signor Stahlbaum organizza una festa per i suoi amici e per i loro piccoli figli. Nel pieno delle danze arriva Drosselmeyer, un inventore di giocattoli amico di famiglia, che porta regali a tutti i bambini facendo scomparire il timore che all’inizio incute ai bambini. A Marie (Ekaterina Pervušina) regala uno schiaccianoci a forma di soldatino che Fritz, il fratello della bambina, rompe per dispetto. Fortunatamente Drosselmeyer lo aggiusta subito e Marie può continuare a divertirsi con il suo giocattolo preferito. A fine serata la bimba, stanca per le danze, si addormenta. Improvvisamente una miriade di topi spuntati dal nulla invade la sala da pranzo. Marie tenta di cacciarli, quando lo Schiaccianoci (Viktor Mulygin) si anima e dà inizio alla battaglia con i soldatini di Fritz. Alla fine il Re dei Topi viene sconfitto e Marie e lo Schiaccianoci, trasformati in Principe e Principessa da Drosselmeyer, partono per una terra incantata. L’Atto si chiude con uno splendido Valzer dei fiocchi di neve. Il secondo atto è ambientato in un’isola incantata. Qui, per festeggiare la definitiva sconfitta del Re dei Topi, hanno luogo le danze che compongono il divertissement più celebre delle musiche di Čajkovskij e che rendono famoso il balletto: la danza cinese e quella indiana, il delicato assolo di Marie, fino al conosciutissimo Valzer dei fiori. Infine Marie e il Principe si esibiscono in un pas de deux di grande difficoltà dal punto di vista tecnico. Poi l’incanto finisce, la fanciulla si risveglia, e assieme a lei tutto il pubblico torna alla realtà.

Lo spettacolo, grazie alle affascinanti musiche e all’atmosfera natalizia, porta in scena tutta l’emozione e il romanticismo dell’interpretazione di un sogno, dissimulando così le difficoltà e i virtuosismi tecnici che, soprattutto nel secondo atto, riserva il geniale disegno coreografico di Petipa.

Federica Pezzoli

Il Balletto di San Pietroburgo

Interamente costituito da solisti con doti tecniche ed interpretative straordinarie, il Balletto di San Pietroburgo rappresenta in modo eccellente la scuola russa del balletto classico che unisce tradizione e contemporaneità, grazia e capacità espressiva. La compagnia, che si avvale anche della collaborazione del Balletto del Teatro di Stato Accademico di Samara, è attualmente diretta da Kirill Šmorgoner, Artista Emerito di Russia e vincitore di numerosi premi internazionali.