Il Sindacato Generale di Base (Sgb) ha vinto la causa contro il Comune di Bologna in merito alla sorveglianza sanitaria di lavoratori e lavoratrici comunali. In seguito alla denuncia del sindacato di base, il Tribunale del Lavoro ha condannato Palazzo D’Accursio ad effettuare le visite mediche periodiche con cui si valuta lo stato di salute del personale e l’idoneità a svolgere determinate mansioni lavorative. Oltre a ciò la condanna prevede il pagamento delle spese processuali.
Sicurezza sul lavoro, il Comune di Bologna condannato sulla sorveglianza sanitaria
Era il marzo del 2023 quando Sgb denunciò il Comune di Bologna per inadempienze sulla normativa relativa alla sicurezza sul lavoro, che appunto prevede anche la sorveglianza sanitaria. Si tratta di visite mediche periodiche, con scadenza diversa a seconda delle mansioni svolte, a cui lavoratrici e lavoratori devono essere sottoposti per verificare la loro condizione di salute e la loro idoneità a svolgere determinate mansioni, in modo da prevenire le malattie professionali.
Allora i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (rls) di Sgb denunciarono gravissimi ritardi da parte del Comune nell’effettuare queste visite, anche di dieci anni.
I dati che diffuse all’epoca il sindacato parlavano di poco più di 250 dipendenti che avevano effettuato la visita nel 2022, appena un quarto di quanti avrebbero dovuto effettuarla.
Nel 2021 il sindacato presentò anche un esposto all’Ispettorato del Lavoro, che per lungo tempo rimase senza risposta. Per queste ragioni si decise di intraprendere la strada del Tribunale del Lavoro. Proprio i giudici si sono espressi lo scorso 24 ottobre dando ragione a Sgb e obbligando Palazzo D’Accursio a definire un calendario e alla effettuazione delle visite periodiche nel rispetto dei documenti di valutazione dei rischi.
«La sorveglianza sanitaria è la base per la sicurezza sul lavoro – commenta ai nostri microfoni Claudia Candeloro, avvocata di Sgb – Spiace che il Comune di Bologna, che è uno dei più grandi datori di lavoro del territorio con circa 4mila dipendenti, sia il primo a non aver ottemperato a questo obbligo».
Proprio il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, recentemente era intervenuto in merito all’esplosione allo stabilimento Toyota Handling di Bargellino e all’incidente alla Reagens di San Giorgio di Piano osservando la necessità di fare di più sul tema della sicurezza sul lavoro.
ASCOLTA L’INTERVISTA A CLAUDIA CANDELORO: