Il Sindacato Generale di Base (Sgb) denuncia al Tribunale del Lavoro il Comune di Bologna per inadempienze sulla normativa relativa alla sicurezza sul lavoro, in particolare per ciò che riguarda la sorveglianza sanitaria.
In particolare, i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (rls) di Sgb denunciano gravissimi ritardi, anche di dieci anni, nell’effettuazione delle visite mediche periodiche e obbligatorie per legge cui i lavoratori dovrebbero essere sottoposti per prevenire malattie professionali e valutare se possono svolgere le mansioni loro richieste.

Lavoratori senza visite di sorveglianza sanitaria: Sgb porta il Comune di Bologna in tribunale

«Il Testo Unico sulla sicurezza sul lavoro, il dl 81/2008 – spiega l’avvocata Claudia Candeloro, che segue il ricorso per il sindacato – Obbliga il datore di lavoro a organizzare visite mediche sia ai neoassunti, sia periodiche, con periodicità che varia per mansioni ed età, ai dipendenti».
Dall’azione di Sgb attraverso i propri rls, però, è emerso che il Comune di Bologna non effettua la sorveglianza sanitaria a tutti i suoi oltre 4.100 dipendenti. In particolare, «sostiene che sui neoassunti non è obbligato – spiega ai nostri microfoni la sindacalista Vilma Fabbiani – a meno che non sia lavoratori della Polizia Locale o dei nidi». Ma i ritardi delle visite per i dipendenti arrivano anche a dieci anni, nonostante la periodicità non superi mai i 5 anni.

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Da tempo Sgb chiede conto all’Amministrazione del problema, ma le risposte che ha ricevuto hanno evocato i problemi generati dalla pandemia. «Il problema c’era anche prima», sottolinea Fabbiani.
Dai numeri reperiti dal sindacato emerge che nel 2022 poco più di 250 dipendenti abbiamo effettuato la visita, appena un quarto di quanti avrebbero dovuto effettuarla.
Nel 2021 il sindacato ha presentato un esposto all’Ispettorato del Lavoro, ma non ha ancora ricevuto risposta. Per questo ora si è scelta la strada del Tribunale del Lavoro.

«La mancata sorveglianza sanitaria, laddove prescritta dalla legge, come in questo caso dove abbiamo tantissime categorie, come videoterminalisti, insegnanti e agenti di Polizia Locale per le quali è obbligatoria una periodicità specifica – sottolinea Candeloro – ha una rilevanza anche penale. E oltretutto il Comune di Bologna paga una convenzione con l’Asl di un importo rilevante, 250mila euro all’anno, quindi il sistema di sorveglianza sanitaria deve funzionare anche per una questione di utilizzo di soldi pubblici».

Ciò che conta di ottenere Sgb dal giudice del lavoro è un ordine nei confronti del Comune e, qualora non rispondesse in tempi rapidi, una mora da pagare per ogni mese di ritardo.
Il ricorso, che è già stato presentato, vedrà la prima udienza il prossimo 11 maggio.

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