Durante lo sgombero dell’occupazione In/Out del collettivo LUnA, avvenuto lo scorso 17 ottobre, ricevette una manganellata in testa e la sua foto con il volto rigato di sangue divenne il simbolo dell’operazione delle forze dell’ordine.
Oggi Martina – questo il nome dell’attivista ferita – ha deciso di denunciare il poliziotto che l’ha colpita e altri episodi di violenza da parte degli agenti durante lo sgombero.

Poliziotto denunciato per la manganellata ad un’attivista durante uno sgombero

Tutto ha inizio lo scorso 6 ottobre, quando il collettivo LUnA decide di occupare l’Istituto Santa Giuliana di proprietà della Chiesa della Congregazione delle Suore Mantellate Serve di Maria. Lo stabile, che ospitava un asilo e un convitto con decine di posti letto, era stato chiuso dalla proprietà per venderlo.
Di fronte al problema abitativo che studentesse e studenti vivono a Bologna, il collettivo aveva deciso di opporsi a quella che riteneva un’operazione speculativa dando vita all’occupazione.

Appena 11 giorni dopo, le forze dell’ordine si sono presentate alle 9.00 del mattino per effettuare lo sgombero. Durante le operazioni si sono registrati diversi momenti di tensione, con più di una carica delle forze dell’ordine per allontanare i manifestanti.
È in uno di questi episodi che Martina, giovane studentessa, è stata colpita alla testa da una manganellata, per la quale sono stati necessari sei punti di sutura.
«Nel frattempo nell’edificio la Digos agiva soprusi nei confronti di altre due compagne – scrive il collettivo in una nota – Anche questa volta ad essere colpite sono state le donne».

Questa mattina, in conferenza stampa, Martina e altri/e attivisti/e hanno annunciato di aver sporto denuncia nei confronti del poliziotto, sottolineando la matrice patriarcale di quella violenza.
Non è la prima volta che a Bologna un’attivista donna denuncia un poliziotto per violenza. Nel dicembre scorso Ilaria, un’attivista di Plat, ha denunciato per violenza sessuale un agente che, durante la manifestazione serale in seguito a due sgomberi, l’aveva colpita a freddo con un calcio nelle parti intime.

ASCOLTA L’INTERVISTA A MARTINA: