Attiviste e attivisti di Plat e Cua che avevano dato vita alle due occupazioni sgomberate mercoledì scorso a Bologna, quella in via di Corticella e quella in viale Filopanti, denunciano «un poliziotto, il suo caposquadra, il questore e il ministro».
Questo perché durante il corteo di protesta contro gli sgomberi che si è svolto mercoledì sera un agente in tenuta ha tirato violentemente un calcio con gli anfibi dalle punte rinforzate nelle parti intime di una ragazza.

Il poliziotto tira un calcio nelle parti intime dell’attivista: parte la denuncia per violenza sessuale

Per gli attivisti, che pubblicano una foto in cui si vede un poliziotto tirare un calcio tra le gambe ad una manifestante, «questi gesti non possono essere classificati come legittima procedura di ordine pubblico, ma rappresentano una violenza sessuale praticata da un uomo, nel corso dello svolgimento di un’attività in divisa per conto della Stato, ad una ragazza disarmata». Da qui la decisione di «denunciare questo poliziotto, il suo caposquadra, il questore ed il ministro, tutti responsabili delle procedure di ordine pubblico: il primo per aver agito e gli altri come responsabili e civilmente obbligati per i danni causati dal proprio personale».

A raccontare la decisione di denunciare il poliziotto, ma anche quella di tirare in causa i suoi superiori, come il caposquadra e il questore, è la stessa Ilaria, l’attivista colpita.
«Il corteo è stato caricato da dietro», racconta l’attivista, che vede nel gesto del poliziotto una precisa volontà patriarcale.
È proprio l’analisi di tutte le immagini disponibili ad aver persuaso anche l’avvocata Marina Prosperi, che assiste Ilaria, a procedere con la denuncia. In particolare, si vede il poliziotto che si stacca dal gruppo di colleghi in tenuta antisommossa, avvicinarsi alla ragazza che non brandiva armi o oggetti e non avere un atteggiamento aggressivo, e sferrarle il calcio nelle parti intime. Di qui la decisione di denunciare il poliziotto per violenza sessuale.

ASCOLTA LE PAROLE DI ILARIA E DI MARINA PROSPERI: