Continua la mobilitazione dei lavoratori del parcheggio Tanari di Bologna che, affiancati da Usb, protestano contro il loro licenziamento. Questa mattina proprio davanti al parcheggio è stato allestito un presidio permanente dopo che le iniziative dei giorni scorsi, tra cui un presidio sotto il Comune, non ha prodotto risultati.
Sono 4 le persone che sono state lasciate a casa lo scorso 31 dicembre, alcune delle quali lavoravano da 20-25 anni, ma a rischiare sono anche i loro colleghi del parcheggio Staveco.

La vicenda dei lavoratori del parcheggio Tanari

Tutto nasce l’anno scorso con la gara per la sosta del Comune di Bologna, che si è aggiudicata la società Bomob, “soffiandola” a Tper. Mentre per la gestione dei parcometri sembra sia in vista una soluzione per l’assorbimento dei lavoratori, alla scadenza, lo scorso 31 dicembre, dei subappalti per la gestione di tutti i parcheggi cittadini, quello del parcheggio Tanari, gestito da due cooperative, non è stato rinnovato, mentre per quello Staveco è stata concessa una proroga di due mesi.

«Già a dicembre, prima della scadenza del bando, abbiamo sollevato il problema, chiedendo incontri sia all’assessora alla Mobilità Valentina Orioli che all’azienda – racconta ai nostri microfoni Fabio Perretta di Usb – Non ci è stata data alcuna risposta. Siamo tornati più volte sia in Consiglio comunale, sia in presidio sotto Palazzo D’Accursio, sia sollecitando l’azienda in altri incontri su altri temi, ma non sono state fornite soluzioni e oggi abbiamo quattro lavoratori lasciati a casa». È per questa ragione, dunque, che oggi è stata tentata la strada del presidio permanente.

In realtà Bomob sta attuando significativi cambiamenti proprio sul parcheggio Tanari. Innazitutto è stato reso di libero accesso, ma al contempo è stata anche annullata la convenzione con Tper per lo scambio. Il Tanari, infatti, è un parcheggio scambiatore e l’accesso consentiva una riduzione sul biglietto del bus. «Queste operazioni hanno già fatto perdere 10mila euro di abbonamenti», sostiene il sindacalista, che a questo punto chiede si apra anche una discussione sul modello di lavoro nelle società partecipate.

ASCOLTA L’INTERVISTA A FABIO PERRETTA:

Il presidio sblocca le istituzioni

Dopo il silenzio di questi giorni, il presidio sembra avere sbloccato le istituzioni. Già in settimana Coalizione Civica aveva espresso preoccupazione per la situazione dei lavoratori dei parcheggi bolognesi. Questa mattina il consigliere comunale Detjon Begaj è inoltre passato al presidio animato dai lavoratori e da Usb.
Il Capo di Gabinetto della Città Metropolitana, Sergio Lo Giudice, inoltre, ha convocato il sindacato per un incontro che si svolgerà domani mattina alle 11, mentre questo pomeriggio l’Amministrazione comunale incontrerà i vertici di Bomob.

Intanto per questo pomeriggio alle 16.00 Usb lancia un’assemblea pubblica intitolata “Basta subappalti“. Il sindacato «invita tutte e tutti ad una assemblea di solidarietà e di denuncia verso il sistema di appalti e subappalti che costringe in questo caso come in altri le lavoratrici e lavoratori di questa città in un perenne stato di precarietà». L’assemblea si terrà proprio presso il parcheggio Tanari.