I temi della mobilità, del consumo di suolo e delle emissioni inquinanti all’interno della crisi climatica sono appena state evocate nel dibattito seguito all’ennesima alluvione che ha colpito il territorio bolognese il 19 ottobre scorso. La necessità di rivedere ciò che non funziona è emersa a chiare lettere, eppure i due principali contendenti delle elezioni regionali del 17 e 18 novembre in Emilia-Romagna difendono a spada tratta la contestatissima infrastruttura che insiste sul capoluogo di regione: il Passante di Bologna.

Le posizioni dei candidati alle elezioni regionali sul Passante di Bologna

È all’interno di un confronto della campagna elettorale per elezioni regionali organizzato dai sindacati dei trasporti Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti che il candidato del centrosinistra Michele De Pascale, la candidata civica sostenuta dal centrodestra Elena Ugolini e il candidato di Emilia-Romagna per la pace, l’ambiente e il lavoro Federico Serra hanno avuto modo di chiarire la loro posizione in merito al raddoppio di autostrada e tangenziale del nodo bolognese, il cosiddetto Passante di Bologna.
Un’opera che è bloccata al Ministero da molti mesi e che alcuni sono pronti a scommettere che non si farà per mancanza di risorse economiche. Tuttavia, per i principali contendenti di Viale Aldo Moro, è necessario realizzarla.

Il Passante «deve andare avanti – dice nettamente Ugolini – deve andare avanti, perché altrimenti ci metteremo altri 30 anni per fare un’altra cosa». Quella dell’allargamento dell’asse tangenziale-autostrada a Bologna «è una storia infinita – sottolinea ancora la candidata del centrodestra – perché se andiamo vedere indietro nel tempo c’era un altro progetto, che poi è stato cambiato, e adesso è ancora in sospeso. Noi non possiamo continuare con questa modalità di lavoro. Non possiamo far passare 10, 20, 30 anni dal momento in cui si fissa un’idea, si arriva a un progetto e poi si arriva alla sua realizzazione quando magari i progetti sono già fuori tempo massimo, perché le cose sono cambiate. Questo è un punto di cambiamento che deve essere assolutamente all’ordine del giorno».

Sul Passante di Bologna vuole spingere sull’acceleratore anche De Pascale. «Chiediamo che venga realizzato così come è stato definito – afferma il candidato del centrosinistra – anche con tutto il sistema delle compensazioni che ha definito il Comune di Bologna».
Coi problemi legati al cambiamento climatico e alle alluvioni, aggiunge de Pascale, «sinceramente non capisco la correlazione. Il Passante è una priorità e va realizzato. È un’opera a servizio di tutta la regione e di tutta la viabilità regionale. È un’opera a Bologna e non per Bologna. Si è discusso tanto, anche rispettosi delle posizioni di tutti, ma poi quando si decide bisogna procedere e fare».

Fuori dal coro è solo Federico Serra. «Siamo assolutamente contrari – afferma – il Passante è una colata di cemento che soffoca la terra. Non abbiamo bisogno di grandi rete autostradali oggi, che servono soltanto gli interessi delle grandi imprese e delle multinazionali, non chi deve andare a lavorare, non i cittadini, non il trasporto pubblico locale».