Nel pieno del post-alluvione e con il tema del consumo di suolo ancora fonte di critiche, il Resto del Carlino ospita l’intervista a Stefano Susani, amministratore delegato di Tecné, la società che ha realizzato il progetto del Passante di Mezzo, in cui si sostiene che l’allargamento dell’autostrada addirittura ridurrà l’impatto delle grandi quantità di pioggia sul territorio.
L’intervista ha fatto trasalire gli ecologisti e gli oppositori dell’opera, per i quali sostenere una funzione anti-alluvione del Passante è puro green washing. Sul tema è intervenuto anche il collettivo Wu Ming, che sull’alluvione sta producendo analisi sul proprio blog, Giap.

Il Passante aiuta a prevenire l’alluvione? Per Wu Ming è propaganda

Nel descrivere la gestione delle acque sul tracciato dell’infrastruttura, Susani spiega che verrà svolto un lavoro qualitativo e quantitativo. Per il primo, l’acqua verrà separata dalle sostanze oleosi e inquinanti. Quanto alle grandi quantità d’acqua, come quelle cadute a maggio e che hanno provocato l’alluvione, l’ad di Tecné rassicura: «Verranno alleggeriti gli scarichi e facilitati i deflussi. Qualsiasi evento atmosferico, anche forte, il sistema non lo butterà subito nelle fogne, ma lo tratterrà e lo rilascerà gradualmente».
Non solo. Secondo Susani, «il Passante riuscirà non solo a contenere, ma addirittura a ridurre gli scarichi sul territorio», aggiungendo che la portata dello scarico è paragonabile a quella del suolo vergine, pre-tangenziale.

«Dobbiamo immaginarci un Passante anti-alluvione così come dobbiamo immaginarci un Passante green, di nuova generazione, opera simbolo della transizione ecologica – ironizza ai nostri microfoni Wu Ming 2 – Sono tutte definizioni che cercano in qualche modo di coprire i danni all’ambiente e alla salute dei cittadini che l’allargamento della tangenziale e dell’A14 comporteranno. Oggi tocchiamo un livello ulteriore perché evidentemente la Regione, il Comune o Autostrade per l’Italia si sentono incalzati dalle critiche, che in questi giorni a causa dell’alluvione sono state fatte al consumo di suolo in regione, quindi sapendo il Passante il suolo lo consuma cercano di correre ai ripari».

Il collettivo Wu Ming, su Giap, sta producendo diverse analisi per contestare le versioni assolutorie circolate in seguito all’alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna. Allo stesso modo critica l’intervista a Susani in diversi punti, non solo per ciò che riguarda la gestione delle acque cadute sull’infrastruttura. Un altro tema connesso al Passante riguarda le cosiddette opere di compensazione o mitigazione, in particolare le aree verdi che dovrebbero bilanciare l’impatto dell’autostrada. «Il numero di ettari cambia ad ogni dichiarazione – sottolinea Wu Ming 2 – e se guardiamo il progetto definitivo scopriamo che il 97% delle aree sono già verdi, magari coltivate. Semplicemente verrà aggiunta qualche panchina o qualche alberello».

Nell’intervista sul Resto del Carlino, tuttavia, l’ad di Tecné rivela un dato interessante: gli ettari di suolo consumato che grazie al Passante verranno de-impermeabilizzati sono appena sei, contro una superficie di 20 ettari del tracciato stesso e 300 ettari impattati dai cantieri. Ben poca cosa, dunque.
«Quando mi hanno segnalato l’intervista – racconta Wu Ming 2 – l’ho aperta sul cellulare e in fondo c’era un avviso che diceva “questo articolo si può leggere, non è riservato agli abbonati, grazie alla pubblicità in esso contenuta”. Io ho l’impressione che la pubblicità a cui si fa riferimento sia al Passante, che questa intervista vada ascritta alla propaganda».

ASCOLTA L’INTERVISTA A WU MING 2: