Dopo il lavoratore morto perché investito da un mezzo in retromarcia all’aeroporto Marconi, nel settembre scorso, c’è un’altra vittima sul lavoro in un appalto pubblico nel bolognese. Si tratta di un lavoratore di 50 anni, ucciso da una frana mentre operava in uno scavo all’altezza di Pian del Voglio. «Risulta che i lavori in quell’area facciano parte del Progetto di Restauro e Valorizzazione Ambientale – sottolinea Potere al Popolo – un progetto in convenzione Autostrade e Ministero dei Trasporti iniziato un anno fa per le opere compensative della Variante di Valico, ovvero per la sistemazione dei movimenti franosi e delle opere idrauliche».

Potere al Popolo dopo l’operaio morto a Pian del Voglio: «Basta stragi»

L’operaio morto sul lavoro operava per l’azienda AP costruzioni del consorzio Krea, in appalto per Autostrade e MIT. «Emerge quindi ancora una volta come i lavoratori in appalto siano più a rischio – sottolinea Riccardo Rinaldi di Potere al Popolo – e anche i cinque operai uccisi nella strage di Brandizzo lavoravano in appalto sempre per progetti di infrastrutture pubbliche, così come l’operaio dell’aeroporto Marconi».
Per il partito di sinistra, gli appalti sono uno strumento che colpisce i lavoratori e che aiuta istituzioni e aziende in casi come questi a confondere le responsabilità, affinché nessuno sia mai colpevole.

«La prima domanda che ci facciamo è quindi: è normale che un operaio venga mandato ad operare all’interno di una buca in quello che si sa già essere un territorio franoso? – continua Rinaldi – Autostrade e MIT come hanno costruito l’appalto, e come controllano sulla sicurezza per il lavoro?»
Ma la lista di sinistra punta il dito anche sulle istituzioni locali. «A livello locale, sia regionale che metropolitano, dove ogni giorno vengono sbandierati i vari patti per il lavoro, quali forme di tutela e di controllo le istituzioni mettano in alto? Regione e Città Metropolitana pensano di prendere parola, o pensano che sia normale continuare continuare a morire sul lavoro per infrastrutture pubbliche nel 2023?».

Il partito è impegnato nella raccolta di firme per una legge di iniziativa popolare che vuole introdurre nell’ordinamento italiano il reato di omicidio sul lavoro.

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