Questa mattina, sotto la sede della Regione Emilia-Romagna, si è tenuta una protesta organizzata dai Comitati alluvionati dell’Emilia Romagna e altre associazioni, tra cui Agricoltori Italiani, Agricoltori Attivi Romagnoli, e diverse realtà del mondo agricolo e imprenditoriale, come Alleanza Sociale per la Sovranità Alimentare e Le Partite Iva Italia. La manifestazione ha visto la partecipazione di cittadini e aziende agricole colpite dalle alluvioni di maggio 2023 e settembre 2024, unite dalla richiesta di una maggiore sicurezza del territorio e dalla necessità di snellire la burocrazia per l’accesso ai risarcimenti.

Gli alluvionati dell’Emilia-Romagna protestano sotto la Regione per la sicurezza del territorio e i risarcimenti

Gli organizzatori, che hanno invitato a partecipare senza bandiere politiche o sigle partitiche, hanno espresso il loro malcontento per i danni subiti e per l’incertezza che accompagna ogni nuova allerta meteo. La paura costante che ogni pioggia possa trasformarsi in una calamità è stata uno dei temi centrali della protesta, soprattutto per chi è stato colpito dalle recenti alluvioni e dalle frane che ne sono derivate.

Le preoccupazioni di chi vive in zone particolarmente esposte agli eventi meteorologici estremi sono ulteriormente aumentate dopo gli episodi di settembre 2024, quando nuove ondate di maltempo hanno portato all’esondazione di fiumi e all’allagamento di ampie zone, tra cui i comuni di San Lazzaro e Budrio, colpiti duramente anche nelle settimane più recenti. «Noi abbiamo subito quattro alluvioni dal 2019 ad oggi e siamo stati evacuati cinque o sei volte», racconta ai nostri microfoni Martino Pioggia del Comitato Bassa Valle dell’Idice».

Non è la prima volta che i cittadini colpiti si mobilitano. Già lo scorso maggio, il palazzo della Regione era stato simbolicamente bersagliato di fango da alcuni gruppi ambientalisti in segno di protesta per la gestione del territorio e la mancanza di misure preventive adeguate.
La manifestazione di oggi è stata preceduta anche da alcune polemiche e rinunce. Tra chi organizza, infatti, c’è chi ha invitato a parlare, pochi giorni fa, Elena Ugolini, candidata della destra alle elezioni regionali. Ragione per la quale una parte dei comitati ha rinunciato a partecipare ravvisando una possibile strumentalizzazione politica della manifestazione.

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