Via Zamboni invasa da preservativi per chiedere che l’Università fornisca contraccezione gratis per gli studenti fino ai 26 anni. È l’iniziativa di Link Bologna, Mala Education e Gruppo Prometeo, dopo l’approvazione di una mozione in Consiglio studentesco. L’iniziativa è all’interno di #moltopiùdi194, il percorso di Non una di meno Bologna, con iniziative il 22 e il corteo del 26 maggio.

Via Zamboni invasa da preservativi appesi a fili e distribuiti gratuitamente ai giovani che stamattina hanno attraversato la zona universitaria di Bologna. È l’iniziativa messa in campo da Mala Educacion, Link Bologna e gruppo Prometeo a sostegno della rivendicazione di contraccezione gratuita in Università, a proposito della quale proprio stamattina il Consiglio degli studenti ha approvato a maggioranza la mozione presentata da Link Bologna.

La proposta arrivata al Consiglio (ora la palla passerà all’Alma Mater) è quella di dare vita a una convenzione tra l’Università di Bologna, le aziende Usl e i servizi consultoriali del territorio per offrire in Università la contraccezione gratuita sotto i 26 anni, così come approvato dalla giunta regionale.

La richiesta di preservativi per tutti segue quella del febbraio scorso che riguardava invece gli assorbenti: anche in quell’occasione, fu messa in atto un’azione plateale, con il Rettorato invaso da assorbenti attaccati ovunque. La campagna per la contraccezione gratuita portata avanti da coordinamento Link, Mala Education e gruppo Prometeo ha visto anche la proiezione (ieri sera in piazza Verdi) del documentario “Così è se vi pare” sul movimento per la Vita nei consultori. E la mobilitazione prosegue in vista del 22 maggio, il quarantennale dell’approvazione della legge sull’aborto, con il lancio dell’hashtag #moltopiudi194.

Per Silvia Mazzaglia (Link – Studenti indipendenti) quella di oggi “è una grande vittoria per gli studenti dell’Università, un piccolo passo per poter autodeterminare le nostre vite e non dover subire discriminazioni economiche nell’accesso alla contraccezione. Proprio perché tutti gli studenti e tutte le studentesse, in particolare i fuorisede, trovano nell’Università l’istituzione di riferimento è giusto che sia questa ad occuparsi di offrire gli strumenti contraccettivi e di prevenzione alle malattie sessualmente trasmissibili”.

Per il collettivo della Mala Educacion, Francesca Romana D’Amico rilancia sul percorso #moltopiudi194: “Il nostro impegno non si ferma qui: il 22 maggio saremo in piazza Verdi per un laboratorio di riscrittura della legge e per evidenziarne i limiti costitutivi e richiedere “molto di più” in materia di salute sessuale e sessualità ampiamente intesa: per questo e tanto altro sabato 26 con Non Una Di Meno Bologna faremo il corteo da piazza del Nettuno coordinatamente a tutta Italia”.

Fonte: Dire

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