Supportare la genitorialità e in particolare coinvolgere gli uomini nell’accudimento dei figli svolge una funzione di prevenzione nei confronti della violenza di genere. È uno dei presupposti su cui si basa un evento organizzato dall’associazione Vola Vola e inserito nel programma del festival “La violenza illustrata” della Casa delle Donne di Bologna.
L’evento si svolgerà domenica 5 dicembre a Castel Maggiore e sarà preceduto da un convegno, previsto per sabato 4 dicembre, intitolato “Genitorialità e questioni di genere – Come agire la parità di generi nei contesti familiari, genitoriali ed educativi”.
Padri accudenti, la violenza di genere viene meno col supporto alla genitorialità
«Dai dati che riguardano la violenza di genere nei contesti famigliari – spiega ai nostri microfoni Elisa Rosso dell’associazione Vola Vola – emerge che due delle casistiche in cui si registrano picchi di violenza sono quando la donna lascia l’uomo o quando nasce un figlio o una figlia».
È su quest’ultimo aspetto che si vuole indagare nell’evento “Supporto alla genitorialità e contrasto alla violenza domestica” che si svolgerà in presenza al Teatro Biagi-D’Antona di Castel Maggiore domenica 5 dicembre alle 10.00, ma anche in diretta Facebook sulla pagina dell’associazione Vola Vola.
Perché i padri aumentano i loro comportamenti violenti in corrispondenza della nascita di un figlio? È questa una delle domande alla base dell’iniziativa, che però individua anche una soluzione. «Dalle attività di supporto alla genitorialità presenti sul territorio si evince che, quando i padri vengono coinvolti nella cura e nell’accudimento dei figli – osserva Rosso – la violenza diminuisce molto fino a scomparire».
Ciò porta ad affermare che gli interventi e le azioni di supporto alla genitorialità sono a tutti gli effetti delle azioni di prevenzione alla violenza di genere.
Più ampio, invece, il tema affrontato nel convegno di sabato 4 dicembre su genitorialità e questioni di genere. Negli interventi di sei tra relatrici e relatori si affronterà il tema della condivisione del lavoro di cura, ma anche i benefici per gli uomini accudenti. Si parlerà di come la condivisione del lavoro di cura faccia bene anche alla democrazia, senza dimenticare altri aspetti fondamentali, come gli stereotipi di genere nel sistema educativo, scolastico e non solo, e la prospettiva dei centri antiviolenza, in particolare per ciò che concerne sia la violenza a cui assistono i bambini e le bambine, ma anche quella da loro subita.
ASCOLTA L’INTERVISTA AD ELISA ROSSO: