Giornata del Cibo, il Dams sbarca sul sito dell’Onu

14/09/2019

Un video realizzato dagli studenti del Dams, insieme a Fabrica, verrà proiettato oggi a Milano e sarà presente sul sito dell’Onu per la Giornata Mondiale dell’Alimentazione. Un progetto curato da Piero Di Domenico e Marta Martina. GUARDA IL VIDEO

Giornata del Cibo

C’è chi segue la stagionalità e la qualità dei prodotti e chi, tutto l’anno, mangia junk food. È semplice ma efficace il video (visibile in fondo all’articolo) realizzato dagli studenti del Dams, insieme a Fabrica, per la Giornata Mondiale dell’Alimentazione. Talmente efficace che l’Unric, l’Ufficio Europeo delle Nazioni Unite, ha deciso di farlo circolare sui propri canali web e quest’oggi, in corrispondenza della Giornata Mondiale, verrà proiettato sui maxi schermi delle vetrine del flagship store Benetton di Piazza Duomo a Milano.

“Love Food – Food Love” il titolo del breve filmato, risultato di un progetto curato da Piero Di Domenico, docente dell’Università di Bologna e collaboratore di Radio Città Fujiko, e Marta Martina.
“L’idea nasce da un progetto di comunicazione che Fabbrica ha avviato con Università di prestigio in tutto il mondo – spiega Di Domenico – La cosa interessante per gli studenti è che per la prima volta hanno dovuto misurarsi con un committente”.
Il tema scelto è quello del cibo, che sembra contraddistinguere in diversi modi l’Università di Bologna. Basti pensare al Last Minute Market della Facoltà di Agraria, per citare l’esempio forse più celebre. “È stata la fitta rete all’interno dell’Ateneo a suggerire in un qualche modo il tema”, conferma Di Domenico.

“Love Food – Food Love” gioca sulla rappresentazione ironica tra chi varia la propria alimentazione con il cibo di stagione e chi mangia lo stesso cibo spazzatura tutto l’anno. C’è chi usa le fragole come collana, c’è chi porta un casco d’anguria, esprimendo una vitalità data dalla sintonia con le stagioni. C’è chi, invece, esprime monotonia pescando da un cestino solo e sempre junk food. Su ciascuno dei quattro schermi – ognuno alto sei metri – viene rappresentata, attraverso l’ipercromia, una delle quattro stagioni e gli studenti – che si sono anche prestati ad essere i protagonisti del video, passano da schermo a schermo, mangiando e giocando.