L’edizione 2021 del Festival della filosofia porta nelle piazze la libertà. Si discuteranno i modelli della libertà individuale e partecipativa nel quadro delle trasformazioni dei sistemi politici. Anche le neuroscienze saranno protagoniste, e ci si domanderà quali siano i margini della libertà entro i processi biologici che costituiscono la mente.

Il direttore Daniele Francesconi presenta il tema della discussione filosofica

«La libertà pubblica, la libertà comune, la responsabilità che portiamo verso la comunità, sono una questione estremamente scottante che l’esperienza pandemica ha acuito, e sulla quale è necessario fare approfondimenti».

La filosofia diventa uno strumento per indagare un’esperienza essenziale ed enigmatica che ci riguarda tutti. Anche pensare con la propria testa è fondamentale, infatti il filosofo Isaiah Berlin terrà una lezione proprio su questo.
Le piazze e i cortili di Modena, Carpi e Sassuolo, da venerdì 17 settembre a domenica 19 settembre 2021, ospiteranno 45 lezioni magistrali tenute da grandi personalità del pensiero filosofico. Tra i protagonisti di rilievo ricordiamo Paolo Benanti del Lectio Rotari Club, Gruppo Ghirlandina; Enzo Bianchi, Massimo Cacciari, professore emerito di Estetica presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, che ha rivolto la sua attenzione alla crisi dell’idealismo tedesco e dei sistemi deittici; Barbara Carnevali, componente del Comitato scientifico del festival; Donatella di Cesare, Roberto Esposito, Maurizio Ferraris; Simona Forti, professoressa di Filosofia Morale presso la Scuola Normale di Pisa che ha dedicato numerosi lavori al fenomeno del totalitarismo; Umberto Galimberti, professore di filosofia presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, ha fissato il proprio sguardo filosofico sui confini tra ragione e follia, indagando le nozioni di simbolo, corpo e anima; Michela Marzano, professoressa di Filosofia morale, ha diretto il Dipartimento di Scienze Sociali presso l’Università Paris V- René Descartes, inoltre, si occupa dello statuto del corpo e della condizione umana nell’epoca contemporanea.

L’edizione 2021 del festival conferma, dunque, lo stretto legame con i maggiori protagonisti del dibattito filosofico, tuttavia presenta anche 17 voci nuove. Tra gli autori internazionali Axel Honneth esponente di spicco della Scuola di Francoforte, impegnato a indagare il rapporto che sussiste tra autodeterminazione e libertà comune; Luciano Floridi, Michael Ignatieff, che indaga il futuro del liberalismo politico; ma anche Marc Lazar e Catherine Malabou. Quest’ultima «ha condotto molti studi sul tema della plasticità del cervello, rilevante per la libertà perché emerge come il cervello possa rifunzionalizzare le proprie specializzazione e come costituisca dei pattern che ci servono per comportamenti di routine» come ci informa Francesconi.

Uno degli obiettivi di questa edizione è anche far emergere «una polifonia di voci dal programma», senza dimenticare che «Il festival è un cuore, ha due ventricoli: quello filosofico e quello artistico, che devono battere in modo sincronizzato per evitare aritmie». Non a caso, una delle novità di quest’anno è il programma creativo: oltre alle lezioni dei classici, quindi, anche performance, musica e spettacoli dal vivo. Parteciperanno Lella Costa, con un reading sulle donne di Dante, Giuseppe Antonelli con un reading sulla libertà nell’uso della lingua. Non mancheranno le iniziative per bambini e ragazzi.

È possibile partecipare gratuitamente al Festival della filosofia prenotandosi sulla piattaforma Eventbrite. Per l’ingresso saranno adoperate tutte le norme anti-Covid-19. Sarà dunque necessario, il Greenpass o il tampone effettuato nelle ultime 48.
Il Festival della filosofia è su Instagram come @festivalfilo.

Maria Luisa Pasqualicchio

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