Oggi 22 aprile, alle ore 18, ricomincia il secondo ciclo di incontri “Domani è un altro mondo”, a cura di Altre Velocità. Gli appuntamenti saranno quattro, e verranno affrontati temi legati alla città e al suo rinnovamento inarrestabile: un momento di confronto critico importante, per iniziare a immaginare un futuro differente per la nostra città.

Riparte il ciclo di incontri per ripensare la città

“Domani è un altro mondo”, a cura di Altre Velocità, fa parte del progetto “Così sarà! La città che vogliamo”, promosso dal Comune di Bologna, realizzato da Emilia Romagna Teatro Fondazione, e finanziato dall’Unione Europea-Fondo Sociale Europeo, all’interno del Programma Operativo Nazionale Città Metropolitane 2014-2020.
Il ciclo di incontri, di cui si compone tale progetto, è stato realizzato a partire dallo scorso autunno, e ora ritorna in primavera, con un nuovo e fresco programma: quattro gli incontri che si estenderanno da giovedì 22 aprile fino a mercoledì 26 maggio, con la partecipazione di diversi protagonisti, come artisti e fotografi.

Gli incontri pubblici sono stati pensati prevalentemente per i giovani, ma si estendono a tutta la cittadinanza: come racconta ai nostri microfoni Ilaria Cecchinato, una delle componenti del nucleo redazionale di Altre Velocità, l’obiettivo dell’evento è quello di mettere in luce temi e questioni che possano stimolare e alimentare la riflessione e il dibattito intorno alla città e al suo rinnovamento, soprattutto in questo momento in cui la pandemia ci costringe ad affrontare cambiamenti profondi della nostra società.
Dunque l’idea è che il dialogo tra discipline diverse possa essere una preziosa opportunità per scardinare vecchie visioni, chiuse e settoriali, favorendo un scambio virtuoso fra i membri di una certa comunità, stimolando il pensiero critico e l’immaginario futuro.

Dei quattro incontri organizzati, i primi due saranno interamente online, e visibili attraverso la pagina Facebook di Altre Velocità, mentre a partire dai primi di maggio, in conformità con le norme anti-covid, gli incontri si potrebbero tenere anche in presenza, presso Atelier Sì, in via San Vitale 69 (BO).

Come ci ricorda Ilaria Cecchinato, il progetto nella sua versione primaverile prende avvio proprio oggi, 22 aprile, alle ore 18, in un incontro con Marco Baliani, dal titolo “Nella casa di cristallo: infanzia e città ai tempi della grande epidemia”.
A seguire ci saranno:
-il 30 aprile, “Fotografare l’apocalisse. Cambi di sguardo per un mondo in crisi” con Michele Lapini e Michele Smargiassi, in cui si parlerà di fotografia, città e antropocene.
-il 7 maggio “Che fine ha fatto l’underground?” con il collettivo Zimmerfrei, che si è sempre occupato della connessione fra gruppo e singoli, e si cercherà di ragionare intorno al futuro e al significato di porre il futuro al centro del nostro agire presente.
-il 26 maggio “Il futuro brucia” con Sotterraneo, Collettivo Cinetico e Kepler-452.
L’evento conclusivo si terrà presso il Chiostro dell’Arena del Sole, in Via Indipendenza 44, ma sarà comunque possibile seguirlo online, e assumerà la forma di talk radio live, ricreando un piccolo studio, una piccola radio dal vivo. Si rifletterà a partire dagli scenari composti dalla pandemia, cercando di valutare la capacità del teatro contemporaneo «di continuare ad essere antenna per produrre nuovi immaginari», come spiega chiaramente Ilaria Cecchinato.

Chiara Moffa

ASCOLTA L’INTERVISTA A ILARIA CECCHINATO:

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