A causa delle restrizioni dovute alla pandemia da Covid-19, le varie istituzioni culturali sono state costrette a rinnovare le modalità di relazione con il proprio pubblico. Nello specifico, il MAMbo Museo d’Arte Moderna di Bologna, ha lanciato l’iniziativa 2 minuti di MAMbo: una serie di video accompagnati dall’hashtag #smartMAMbo.

Sedici video per conoscere il Museo d’Arte Moderna di Bologna

Dal 10 marzo fino al 30 luglio 2020 sono stati pubblicati 93 video brevi, ogni giorno, dal martedì alla domenica, ovvero nei giorni di apertura ordinaria del museo, sul canale youtube MAMbo Channel. Le clip si sono basate su quattro tematiche: la mostra temporanea AGAINandAGAINandAGAINand, che indagava il tema della ripetizione attraverso le opere di noti artisti contemporanei; la collezione permanente di MAMbo; il museo Morandi; il Dipartimento Educativo MAMbo. Da questa idea nasce quindi un racconto arricchito da tante voci diverse, in cui il web è stato utilizzato come mezzo per presentare approfondimenti su un tema o un’opera presente nel museo.

Con la riapertura dei musei avvenuta il 19 maggio 2020 i video pubblicati sono diminuiti. Da settembre i contenuti sono divenuti più strutturati e hanno preso il nome di MAMbo E x t e n d e d, che comprende finora 16 clip il cui obiettivo è quello di ricostruire la storia del museo, attraverso le voci di coloro che hanno contribuito alla sua nascita e al suo sviluppo.

Il primo dei contenuti di questo nuovo format che, come afferma il direttore artistico del MAMbo Lorenzo Balbi, è necessario alla costruzione di una memoria collettiva sull’istituzione del museo, è un video di Gianfranco Maraniello, primo direttore del MAMbo e dell’istituzione Bologna Musei, fautore di cambiamenti fondamentali come ad esempio il passaggio dalla Galleria d’Arte Moderna di Bologna alla forma odierna.
Successivamente troviamo l’intervento di Andrea Villani, ad oggi Curatore Responsabile del CRRI Centro di Ricerca del Castello di Rivoli, che ha raccontato del periodo come curatore della GAM e successivamente del MAMbo: Villani si sofferma sulle condizioni storiche e politiche che hanno portato alla nascita del museo.
Danilo Eccher, curatore e storico dell’arte, si è invece concentrato sulla narrazione degli anni di eccellenza culturale che sono culminati nel 2000 con Bologna Capitale Europea della Cultura insieme ad altre città come Avignone o Cracovia. Successivamente interviene Dede Auregli, curatrice del museo dal 1982 al 2005, creatrice di un programma volto valorizzare i giovani talenti artistici del territorio regionale.
Cristina Francucci ripercorre insieme a Lorenzo Balbi la storia della nascita e sviluppo del Dipartimento educativo della GAM e oggi del MAMbo. Fabiola Naldi analizza invece la figura di una protagonista fondamentale della scena critica bolognese tra gli anni settanta e ottanta, ovvero Francesca Alinovi. Il video successivo è invece un omaggio ad un altro personaggio importante: Lorenzo Balbi dialoga con Mili Romano, artista e docente all’Accademia di Belle Arti di Bologna, per raccontare il contributo dato da Roberto Daolio, scomparso nel 2013. Renato Barilli ripercorre un momento fondamentale dei primi anni della Galleria d’Arte Moderna di Bologna, ovvero la Settimana Internazionale della Performance, prima edizione nel 1977.

Uno dei contributi più recenti viene dato da Lorenzo Sassoli de Bianchi, imprenditore e mecenate, che si concentra sul ruolo fondamentale della collezione di opere di Giorgio Morandi che fanno parte del patrimonio dell’Istituzione. L’ultimo video pubblicato è quello di Roberto Grandi, attuale presidente del Consiglio d’Amministrazione dell’Istituzione Bologna Musei, che ripercorre la storia del museo attraverso la lente delle proprie esperienze personali e professionali.

Gemma Fabellini

ASCOLTA L’INTERVISTA A LORENZO BALBI: