La comunicazione è tutto e per le aziende è di vitale importanza. Lo è sia per riuscire a catturare l’attenzione dei clienti (e di quelli potenziali) che per rafforzare la propria identità. Il successo di un’azienda, ma anche quello di un prodotto o di un servizio, passa inevitabilmente per la strada del marchio che lo accompagna. Per questo è necessario non solo registrare un marchio, ma capire come fare per non sbagliare e quali aspetti valutare per non commettere errori.

Come deve essere un marchio da registrare

È importante innanzitutto chiarire le condizioni da rispettare perché un marchio possa essere considerato tale e quindi registrabile. Come ricordato da chi si occupa della tutela dei marchi, come lo studio legale di Pescara dell’Avvocato Carriero, questo deve essere innanzitutto originale e distintivo. Questo serve sia per una questione d’immagine che per una questione legale. Marchi simili tra loro e non originali non comunicano serietà, risultando controproducenti in termini di professionalità e visibilità. Anche per la legge quando si avviano le pratiche per registrare un marchio bisogna dimostrare che questo sia originale, unico, libero e distintivo. Questo serve a garantire al marchio e a chi lo ha registrato, che in caso di contestazioni ci siano gli elementi e i termini per difenderlo e tutelarne la paternità.

5 consigli utili per non sbagliare

Gli errori sono dietro l’angolo in ogni attività, personale o professionale che sia. Anche quando si tratta di registrare un marchio è possibile imbattersi in diversi errori che possono portare a invalidare la procedura, con una perdita di tempo, di risorse e di gestione del lavoro non indifferenti. Vediamo quindi quali sono i principali errori legati alla registrazione di un marchio da evitare per sviluppare una strategia vincente e di successo.

1-Verificare la legittimità

 Troppo spesso aziende e imprenditori incaricano grafici e aziende pubblicitarie di realizzare marchi e loghi per questo o quel servizio, senza verificare se quel marchio può essere realizzato. È importante, anzi fondamentale, verificare che gli elementi (sia grafici che testuali) che si scelgono per il marchio siano legittimi e utilizzabili e solo dopo rivolgersi al professionista al quale affidare l’incarico di realizzarlo.

2-L’illeicità dei marchi

Uno dei problemi più diffusi quando si tratta di registrare un marchio è quello di occuparsi della loro liceità. La legge prevede che i marchi non solo siano originali e distintivi, ma che non siano sconvenienti dal punto di vista del buon gusto, del costume e dell’ordine pubblico. Per fare una valutazione corretta anche in questo senso è utile verificare quali sono i marchi precedentemente bocciati. Effettuare un’indagine sui marchi registrati e considerati pertinenti è fondamentale per il buon esito della registrazione.

3-Non utilizzare marchi descrittivi

I marchi possono essere di diverso tipo e formato, ma per la legge (non solo quella italiana) è obbligatorio non realizzare dei marchi che descrivano il prodotto o il servizio cui si riferiscono. Se è vero che la linea tra marchio evocativo e marchio descrittivo è molto sottile è altrettanto vero che registrare un marchio descrittivo comporta l’annullamento di questo marchio o l’impossibilità di registrarlo. Questo conferma quanto la consulenza legale sia indispensabile per trovare gli elementi corretti entro i quali muoversi per realizzare un marchio da registrare.

4-La territorialità

L’altro errore è quello di non considerare la territorialità della registrazione del marchio. in fase di registrazione, infatti, bisogna decidere se il marchio ha valore solo nel territorio italiano, europeo o anche a livello internazionale. Ci sono differenze sostanziali di cui è fondamentale tenerne conto per evitare spiacevoli sorprese ed essere esposti a contenziosi.

5-La lista di prodotti e servizi

In fase di registrazione bisogna indicare, fornendo una lista dettagliata, quali prodotti o servizi il marchia dovrà contraddistinguere. Trascurare questo aspetto significa andare incontro a obiezioni da parte dell’autorità amministrativa per la registrazione del marchio, ma anche a poche tutele in caso di contenzioso.