È presto per considerare salvo il cinema Bellinzona della parrocchia di San Giuseppe Sposo, nel quartiere Savena. «Le trattative sono in corso», ha spiegato Mario Papini, uno dei soci della Olmo srl che ha in gestione la sala.
«Il destino della sala è ancora incerto. Ci torveremo la prossima settimana per trovare dei punti d’incontro soddisfacenti per noi soci e per i frati». La chiusura paventata all’inizio dell’anno non è esclusa, non ancora.

Entro giugno la decisione sul destino del Cinema Bellinzona.

Se all’inizio dell’anno il Cinema dei Cappuccini rischiava la chiusura perchè i frati avevano deciso di dedicare gli spazi della struttura, parte del loro monastero, ad attività parrocchiali – come quelle degli scout, e studentesche – oggi qualcosa è cambiato. Sarà per la petizione avviata da uno dei frequentatori della sala, Marco Ferraroni, che abbiamo intervistato lo scorso febbraio, e che nel frattempo ha raggiunto 7.300 firme, o per «il prevalere della parte dei frati favorevoli alla sopravvivenza del Bellinzona», come ha ipotizzato Mario Papini, o entrambe le cose, però la chiusura non è certa. Non è esclusa, ma è di oggi la notizia che «tra gli ecclesiastici e i soci del cinema è in corso una trattativa per le condizioni del contratto», ha precisato Papini. «Il cinema aprirà a settembre, se saranno soddisfatte entrambe le parti». La decisione, così come il contratto, dovranno essere definiti entro il mese di giugno «per ragioni logistiche e di calendario», ha aggiunto Papini. Dobbiamo predisporre la programmazione e parlare con i tre lavoratori del cinema».

«È una buona notizia», ha affermato Marco Ferraroni. «La petizione ha avuto risonanza, lo dimostrano le tante firme raccolte, arrivando anche alla politica cittadina» richiamando l’attenzione del Consigliere del Pd, Franco Cima, che la portò anche a una seduta del consiglio comunale. «Ora è stata avviata una trattativa per la tutela del cinema. Non so se la petizione ha influito in qualche modo. Ma è stata una manifestazione di dissenso. Al di là dell’affezione, è una sala che conta un numero importante di ingressi (circa 30mila all’anno), e i cinefili riconoscono la qualità del suo programma».
Il resto della struttura invece andrà in gestione all’Università di Bologna in comodato d’uso gratuito e diventerà uno studentato.

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