All’interno della programmazione del Festival La Violenza Illustrata, il 6 dicembre alle ore 15 presso la Sala Tassinari a Palazzo D’Accursio verrà presentato L’Atlante dei femminicidi in Italia, la prima piattaforma interattiva che rappresenta visivamente i femminicidi – uccisioni di donne in quanto tali – occorsi nell’anno 2021 sulla nostra penisola, un progetto del Comune di Bologna, in collaborazione con Casa delle donne per non subire violenza e Studio Atlantis.

Il seminario di presentazione e riflessione di Casa delle donne

«L’atlante è la rappresentazione visiva interattiva del rapporto annuale che dal 2005 realizza la Casa delle donne di Bologna, sui casi di femminicidio che si verificano in Italia annualmente», spiega ai nostri microfoni Nives Lopez di Studio Atlantis. Il risultato è una piattaforma digitale, su base cartografica, finalizzata ad approfondire la conoscenza, l’analisi e la comunicazione del fenomeno del femminicidio in Italia, cercando nello stesso tempo di sensibilizzare l’opinione pubblica su questa tematica. All’interno dell’Atlante dei femminicidi è possibile eseguire ricerche in base a più parametri, tra cui la relazione con l’assassino, le violenze pregresse, le denunce presentate, l’età e la provenienza di vittima e aggressore e la “causa scatenante”. Inoltre, sono presenti altri dati a livello nazionale e internazionale: articoli di approfondimento, bibliografia e sitografia e i report della Casa delle donne dal 2006 a oggi. Tutti i dati dell’atlante sono presi dalla stampa, «non ci sono dati ufficiali, e questa è una delle rivendicazioni della Casa delle donne, cioè quella di chiedere che il governo nazionale si impegni a mantenere il compromesso della Convenzione di Istanbul di raccogliere dati ufficiali sui casi di femminicidi in Italia» dice Nives

Una delle particolarità del progetto è la modalità con cui vengono rappresentate le donne: un’illustrazione fumettistica frutto di una call for artistis. Artiste e artisti hanno collaborato e donato le loro opere, con la volontà di raccontare e contestualizzare le storie di violenza in un modo il più possibile rispettoso e dignitoso. «Compilando l’atlante, ci siamo rese conto che mancava una rappresentazione umana delle donne […] e abbiamo così pensato di coinvolgere dei fumettisti chiedendo loro di donarci un ritratto di ogni donna; la campagna si chiama 100 fumettisti contro il femminicidio. […] In questo modo abbiamo cercato di dare un’immagine umana delle donne, donandogli un taglio più artistico e soggettivo rispetto alla fotografia», precisa Nives. L’atlante è già disponibile e consultabile online.  

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