Reminescenza delle festività d’un ragazzo, in una cittadina rurale del Connecticut, questo in sintesi il senso della composizione di Charles Ives, “A Symphony: New England Holidays”, composta fra il 1904 ed il 1913, costituita da 4 brani che possono anche essere eseguiti autonomamente, musica oggetto della trasmissione in onda giovedì 8 dicembre.
Ciascuno di questi brani corrisponde ad una stagione (inverno, primavera, estate, autunno), nell’ultimo è anche previsto un coro misto ad libitum. Come tipico dello stile maturo del compositore, la partitura, per grande orchestra, è d’una complessità enorme con ardite dissonanze, sovrapposizioni poliritmiche, nella quale coesistono simultaneamente più piani sonori, con canti, inni, marce e motivi popolari che s’intersecano, si sovrappongono, si contrappongono, implodono o conflagrano al culmine del parossismo sia fonico che ritmico, alternati a momenti dolci, intimi, se non addirittura rarefatti, con pianissimi spinti fin quasi al limite dell’inudibilità. Indubbiamente un ascolto estremamente impegnativo, ma decisamente appagante ed affascinante.
Il solo primo movimento era già stato suonato fra il ’14 ed il ’15, mentre per tutti i primi 3 movimenti di questa sinfonia, occorrerà attendere ancora. Saranno difatti eseguiti a San Francisco, all’Havana ed a Parigi, fra il ’31 ed il ’32, diretti da Nicolas Slonimsky, suscitando ogni volta un putiferio fra grande ilarità, entusiasmo e proteste, ma l’intera composizione venne presentata solo il 9 aprile ’54, anno della morte di Ives, eseguita al Northrop Memorial Auditorium, dall’allora Orchestra Sinfonica di Minneapolis (attuale Orchestra del Minnesota), diretta da Antal Dorati. L’anticonformista assicuratore (il mestiere col quale Ives si guadagnava da vivere), lascia regolarmente il segno!
L’edizione trasmessa, registrata nel settembre ’94 alla Joseph Meyerhoff Symphony Hall, eseguita dal Coro e dall’Orchestra Sinfonica di Baltimora, diretti da David Zinman, ed uscita in disco per la Decca nel ’96 e ristampata nel 2004, è di particolare pregio sia interpretativo che dal punto di vista della qualità sonora dell’incisione, veramente ragguardevole, cosa di non secondaria importanza, nel caso di partiture estremamente ricche e complesse, come la presente.
“Un tocco di classico” va in onda, su Radio Città Fujiko, ogni giovedì alle ore 24, in streaming ed in fm 103.1 mhz.
—- Gabriele Evangelista —-