Continuano in tutta Italia le mobilitazioni contro il ddl Sicurezza, approvato in prima lettura alla Camera. Oggi davanti al Senato si terrà un presidio promosso da Cgil e Uil, ma analoghe mobilitazioni si terranno davanti alle Prefetture e le Questure di diverse città d’Italia.
A Bologna, dopo la manifestazione dei movimenti sociali di sabato scorso, partita dal Parco Don Bosco, oggi alle 16.30 si terrà un presidio dei due sindacati confederali, cui hanno aderito anche Anpi, Arci, Libera e Rete degli Universitari-Udu.

La mobilitazione contro il ddl Sicurezza

«Ci mobilitiamo perché il ddl Sicurezza è una legge sbagliata e da bloccare – commenta ai nostri microfoni Michele Bulgarelli, segretario della Cgil di Bologna – È un condensato di propaganda e populismo istituzionale che fa male al Paese, è palesemente contro la Costituzione ed è un attacco al movimento dei lavoratori e alle sue pratiche».
Bulgarelli sottolinea come, se il ddl fosse stato in vigore negli anni passati, non sarebbero state possibili lotte di lavoratrici e lavoratori per difendere i posti di lavoro, come quelle della Saga Coffee, de La Perla o la Marelli.

«È un filo nero che tiene insieme tutti i provvedimenti di questo governo, dal decreto Caivano al decreto Rave a quello impropriamente chiamato decreto Cutro – continua il segretario della Cgil di Bologna – Tutti insieme questi provvedimenti rappresentano un’idea di populismo penale che trasformano comportamenti che nascono da marginalità e difficoltà sociali in reato».
Gravi, per gli organizzatori della mobilitazione, sono la repressione delle manifestazioni anche se pacifiche, la stretta sulle sim, le madri in carcere, la repressione delle proteste dei detenuti.
«È una repressione di ogni forma di dissenso e un’idea di politica punitiva – insiste Bulgarelli – che, mentre aumentano i problemi, fa sprofondare questo Paese in luoghi che non avremmo voluto vedere più».

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