In questi giorni passa al cinema un piccolo gioiello. Si chiama American Night, ed è l’opera prima del sofisticato regista italiano Alessio Della Valle. Si tratta di un film in tre parti che introduce a poco a poco lo spettatore in una New York illuminata da luci al neon capaci di creare affascinanti atmosfere noir.
Bastano pochi minuti di visione per rendersi conto che la vera protagonista della pellicola è l’arte. Infatti, benché la scena sia popolata da vari personaggi, le vicende di questi vengono catalizzate dalla sparizione della celeberrima Marilyn in rosa di Andy Warhol.
Attorno a questo evento si sviluppa un’interessante riflessione sull’importanza di creare arte, non per gioco, non per caso, piuttosto come necessità propria della natura umana.
Come in ogni storia ben congegnata anche qui non manca il conflitto. Quest’ultimo, come ricordato all’inizio di ogni capitolo, nasce dallo scontro fra la vita dei personaggi con l’arte, dando come risultato il caos. Ed è proprio il caos il motore che alimenta l’intero dramma diretto da Della Valle.
American Night: il cast
Pur offrendo varie possibilità di riflessione, American Night non è un film didascalico, al contrario, regala azione, intrigo e passione con un pizzico di ironia. Impreziosito da interpretazioni mature come quella di Emile Hirsch, presenze magnetiche come Jonathan Rhys Meyers e l’eleganza di Paz Vega, senza dimenticare Jeremy Piven, Michael Madsen e Fortunato Cerlino, il film è stato presentato in anteprima mondiale alla 78° Mostra del Cinema di Venezia.
Successivamente ha attirato l’attenzione dell’Academy, venendo inserito nella selezione permanente di quest’ultimo ed entrando in concorso ai premi Oscar in tutte le categorie.
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ASCOLTA L’INTERVISTA AL REGISTA ALESSIO DALLA VALLE: