A tre anni dalle rivolte nelle carceri italiane che provocarono 14 morti, di cui 9 al carcere Sant’Anna di Modena, proprio nella città emiliana domenica prossima, 12 marzo, si terrà un corteo anticarcerario.
Al centro delle rivendicazioni non solo quanto accadde nel 2020, ma anche le condizioni odierne negli istituti di pena, con sovraffollamento, suicidi, fino alla questione dell’ergastolo ostativo e del 41-bis, con la battaglia che sta conducendo Alfredo Cospito.

Cospito, il 41-bis, i suicidi: a Modena il corteo anticarcerario

Per un mondo senza carcere” è lo slogan che riassume il senso della manifestazione di domenica a Modena. Nel dettaglio, le rivendicazioni del corteo anticarcerario vanno dalla richiesta di avere verità e giustizia sulle morti in carcere, delle rivolte e non solo, ma anche la denuncia delle condizioni delle carceri, l’abolizione dell’ergastolo e del 41-bis, lo stop all’uso creativo della legge al fine di punire dissenso e lotte sociali.
I principali organizzatori della manifestazione sono il Comitato Verità e Giustizia per la Strage del Sant’Anna, il Consiglio Popolare – Sciopero Italpizza, lo Spazio Sociale Libera e l’Associazione Bianca Guidetti Serra.

Sulla vicenda delle 9 morti del carcere di Modena le indagini sono state tutte archiviate. «Otto ad un anno dalle strage – ricorda ai nostri microfoni Alice del comitato – ma è stata archiviata anche l’indagine sulla morte di Salvatore Piscitelli, rimasta aperta dopo il coraggioso esposto di altri detenuti che confutavano la versione delle autorità su come erano andate le cose».
Sul versante giuridico si aspetta ora la pronuncia della Cedu, la Corte Europea per i Diritti Umani sulla vicenda di un altro detenuto deceduto.

Il corteo di domenica, in realtà, sarà anticipato da una giornata all’insegna di arte e iniziative benefit. «Sabato saremo in piazza Matteotti a Modena, dove organizzeremo una piazza di arte carceraria in cui allestiremo una cella del 41-bis, così le persone potranno vedere cosa significa essere rinchiusi lì dentro», osserva Alice. Nel pomeriggio le iniziative si sposteranno nello Spazio Sociale Libera, sempre a Modena, dove ci saranno diverse iniziative, tra cui la presentazione della piattaforma nazionale “Morire di pena”, alla presenza di Alessandro Bergonzoni e Flavio Rossi Alberti, avvocato di Alfredo Cospito. Le diverse iniziative hanno anche lo scopo di finanziare lo sportello per i detenuti e le detenute creato nella città emiliana.

L’appuntamento per il corteo del 12 marzo, invece, è alle 14.00 in piazzale Primo Maggio, davanti all’autostazione. Da lì il corteo si muoverà verso il carcere Sant’Anna, dove verrà portato il saluto alle persone ristrette, per poi tornare nel luogo di partenza.
«Il corteo ha assunto una dimensione nazionale – sottolinea l’attivista – anche grazie alla lotta di Alfredo che sta portando avanti con la sua salute e la sua vita».

ASCOLTA L’INTERVISTA AD ALICE: