Fra il 1870 e il 1871 la città di Parigi si trovava, per la prima volta nella sua storia in un reale pericolo: erano i mesi della guerra fra Francia e Prussia, quel conflitto fortemente voluto da Napoleone III, per la paura che il regno di Prussia, sotto la guida del Cancelliere Otto von Bismark potesse allargare il suo potere sui vari stati che componeva la Confederazione tedesca.

Consigli di lettura per approfondire i 150 anni della Comune di Parigi

L’esercito francese, che era stato lanciato in guerra in nome di un forte odio antitedesco ma senza una reale preparazione, si era trovato presto in una situazione estremamente difficile e la capitale, così poco lontana dal campo di battaglia, si trovava decisamente in pericolo: i popolani di Parigi arrivarono addirittura ad organizzare una colletta per acquistare dei cannoni da sparare dalla collina di Montmartre verso i prussiani che erano arrivati a cingerli d’assedio. Di chi si doveva fidare il popolo della capitale e a chi dovevano credere i tanti soldati stremati da una guerra che non avevano voluto mentre chi l’aveva tanto desiderata, l’imperatore, era stato imprigionato? No, ovviamente: gli unici di cui potevano fidarsi erano loro stessi e della capacità del proletariato di governarsi da sé.

Il 18 marzo 1871 le truppe guidate dal Governo tentarono di requisire quei famosi cannoni di Montmartre: una richiesta irricevibile, che venne letta come un tentativo di abbandonare la città a se stessa. Iniziò un’insurrezione che avrebbe portato nell’arco di dieci giorni alla nascita della Comune di Parigi e che si espanse a macchia d’olio per tutta la Francia.

Con la Comune possiamo dire che ha realmente inizio la storia del movimento operaio europeo. Se di rivoluzione e della necessità di una società socialista si era parlato già con gli eventi del 1848, quando il popolo era sceso in piazza agitando il celebre spettro di Marx e il suo Manifesto del partito comunista, è solo con la Comune che si realizza come un orizzonte di possibilità. La possibilità che i ceti subalterni fossero in grado di ribaltare l’ordine sociale imposto loro da sempre. Una cosa inaccettabile.

Non sarebbe stato così: il governo repubblicano di Versailles avrebbe chiuso nell’arco di tre mesi l’esperienza della Comune nella Semaine sanglante. Fra il 21 e il 28 maggio i soldati di Thiers, primo ministro conservatore, uccisero almeno 20.000 persone: era sufficiente avere le parvenza di un povero per poter essere al muro e al Cimitero del Pére Lachaise. 147 comunardi vennero fucilati in un giorno solo e gettati in una fossa comune.

Per ricordare questo momento, a 150 anni dal 18 marzo del 1871 la redazione di Vanloon propone una lista di saggi, romanzi e fumetti per entrare nello spirito della Comune e capire quella straordinaria esperienza.

Sul nostro sito troverete anche la puntata dedicata a Louise Michel e al libro di Marco Rovelli Il tempo delle ciliegie edito da Eleuthera nel 2018.

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