Il drammaturgo Simone Azzu e il musicista Martino Corrias portano in scena il 10 maggio al Teatro Ridotto un ambizioso spettacolo-concerto-performance che spazia dalla musica elettronica ai racconti sulla resistenza. Lo spettacolo si intitola Petter – Prigioniero Politico e fa parte della rassegna “Rumore”. Al centro della narrazione la storia di Petter Moen, un giovane norvegese che continua a lottare nonostante la prigionia e le avversità incontrate. La storia è vera, Moen visse dal 1901 a quel fatidico 1944. E’ un redattore di una rivista clandestina, in un contesto nel quale il nazismo vieta di leggere e di scrivere. La sua impronta di ribellione è diventata un faro di speranza per molti durante l’occupazione nazista della Norvegia.
Il 3 febbraio viene arrestato dalla Gestapo. Confinato nella tetra cella di Møllergata 19, Moen affronta l’oscurità della prigionia con un coraggio straordinario. Trovando un semplice filo di metallo, inizia a incidere un diario sulla carta igienica. Queste pagine rappresentano non soltanto un registro personale, ma anche un atto di resistenza politica e di riaffermazione dell’identità individuale, sfidando apertamente il divieto imposto dal regime di tenere qualsiasi forma di scrittura.
La lotta coraggiosa di Petter Moen trasformata in spettacolo
Moen affronta la prigionia con un ardente desiderio di preservare la sua umanità, trasformando il suo corpo e la sua mente in una testimonianza vivente della resilienza umana. Attraverso il suo diario clandestino, Moen esplora le profondità della natura umana, aggrappandosi alla speranza e alla dignità anche nelle condizioni più estreme. La sua storia rimane un monito contro l’oppressione e una testimonianza della resilienza umana di fronte all’ingiustizia.
Nella messa in scena, intorno a questa storia drammatica di guerra si intrecciano riflessioni filosofiche e spunti letterari, ad affrontare temi profondi e universali. Le musiche di Martino Corrias si fondono al testo, lo accompagnano e a volte lo sostituiscono. Dai ritmi elettronici alle sonorità della musica rave, la parte musicale simboleggia rivolta e liberazione.
Elemento chiave del lavoro è la ripetizione: una componente statica che lentamente si evolve, riflesso del processo traumatico vissuto dalla prigionia di Petter. Si tratta di una performance difficilmente incasellabile: la risultante è una commistione di teatro, multimedialità, effetti sonori e musica elettronica.
Simone Azzu e Martino Corrias si sono doviziosamente documentati recandosi in Norvegia a visitare i luoghi di cui si parla, ricavandone sensazioni e sapori da restituire nello spettacolo, coi tanti linguaggi che tale spettacolo contiene. Il lavoro si avvale anche del progetto video e montaggio di Simone La Licata, del sound engineering di Stefano Daga, e delle grafiche di Marco Loi.
Appuntamento quindi al Teatro Ridotto venerdì 10 Maggio alle ore 21.
Ricordiamo che il Teatro Ridotto si trova invia Marco Emilio Lepido 255/b, in località Lavino di Mezzo, appena fuori Bologna. Per qualunque dettaglio rimandiamo al sito del Teatro Ridotto.
Sergio Fanti