Tra circa 36  ore si apriranno le urne per un referendum molto importante. Due tra i quattro quesiti, oltre a quello sul nucleare e sul legittimo impedimento, riguarderanno la privatizzazione dell’acqua.Cinema e H2O vantano una lunga storia.

Già i Lumière, nel 1895, con Barque sortant du port, indagarono l’elemento mare, rendendone a pieno la mobilità. Jean Vigo lo fece ne’ L’Atalante e Truffaut chiuse il suo I 400 colpi con Antoine Doinel che guarda il mare. La lista potrebbe inesorabilmente continuare fino a nominare pellicole più recenti come Lo squalo di Steven Spielberg o Le Grand Bleu di Luc Besson. A raccontare le conseguenze della privatizzazione dell’acqua in Bolivia, pur partendo da un differente spunto narrativo, ci ha pensato lo spagnolo Icíar Bollaín dirigendo nel 2010 il magnetico Gael García Bernal in Even the rain.

Noi abbiamo scelto di parlare più approfonditamente di Water makes money, intervistando Michel Drouin, l’esponente di Attac Perugia che ha curato a livello tecnico la versione italiana della pellicola. Water makes money è un film documentario realizzato nel 2010 in Germania, da Leslie Franke e Herdolor Lorenz. Già autori cinque anni prima di H2O up for sale, i due hanno parlato in questa pellicola di come le multinazionali traggano profitti sull’acqua. Attac Italia oltre ad aver quindi curato la distribuzione italiana di questo film è una delle associazioni di “autoeducazione popolare” che ha promosso il  Forum italiano dei movimenti per l’acqua e del Comitato referendario “2 SI per l’Acqua bene comune”.