In questo numero: Un gran bel Compleanno al QuBò, Cinema d’Essay, Warm Up, Al Centro della Discussione, C’é Spot e Spot
Happy Birth Day, Dear Radio !
Noi eravamo tutti là, al Compleanno di Radio Citta’Fujiko al QuBò. E con noi c’era davvero tanta gente ad affollare le sale in vicolo Sampieri. Fino all’alba con le piste da ballo piene di gente e Djs scatenati. Mentre si svolgevano gli eventi nella notte, tra i molti a spegnere le candeline abbiamo ritrovato tanti collaboratori degli anni passati, di Radio Città 103, di Radio Fujiko e, ovviamente di Citta’Fujiko. Generazioni diverse, epoche radiofoniche differenti, trasmissioni di oggi e di ieri. Tutti però con la voglia di ritrovarsi insieme a festeggiare una storia comune. Grazie a Mingo e a tutta la redazione musicale che si è fatta carico della gestione della sala, grazie ai tanti Dj e a tutti gli ospiti che si sono prestati gratuitamente per la riuscita della festa, grazie anche a tutti coloro che, pur non riuscendo ad essere presenti sabato sera al QuBò, hanno dato il loro contributo negli anni a questo nostro progetto ambizioso. Grazie anche a chi è venuto solo per farsi una birra e fare quattro chiacchiere. Buon Compleanno a Tutti !
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Cinepanettoni
E’ uscito nelle migliori sale cinematogafriche Radio Citta’Fujiko Contro i Terribili Copyrights, la seconda produzione di Voi Siete Qui. Questa volta la troupe si è misurata su di una rigorosa ricostruzione storica di una battaglia feroce tra il bene e il male, Fortitudo e Virtus, Open Source e Copyrights.
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Ancora Fujiko in Citta’
Benvenuta Warm Up, una new entry nel nostro palinsesto. Infatti arrivano queste dirette del venerdì sera dalla zona universitaria, come ci raccontano Antonio L e con Victor De Jonge degli Hangovers, conduttori della trasmissione: “Warm up è la trasmissione che vi aiuta a scaldare i motori per il weekend. Vi accompagneremo insieme a numerosi ospiti tra gli eventi del fine settimana bolognese, cercando di conoscere gli artisti che si esibiranno dal vivo, le feste e i locali. Proveremo a darvi qualche buona dritta e insieme agli avventori del Caffè Belmeloro e agli ascoltatori di radio Fujiko capiremo quali sono le tendenze della serata. Venerdì 5 alle 22,30 la prima puntata, in diretta da via Belmeloro”.
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Radio Citta’Fujiko al Centro della discussione
Radio Citta’Fujiko non ha paura a mettersi al centro della discussione, anche quando questa possa apparire anche difficile: succede con il dibattito sortito dopo la lettera aperta mandata ai movimenti dal nostro direttore Alessandro Canella, missiva comparsa sul nostro sito come “Cari compagni, quello che sta succedendo non ci piace.”
Una presa di posizione nata in seguito alla contestazione a Matteo Salvini e all’aggressione al giornalista del Resto del Carlino.
Radio Città Fujiko, da sempre attenta e sensibile alle tematiche che riguardano i movimenti sociali, si è proposta di essere un punto di incontro per una riflessione coi e sui movimenti e la situazione socio-politica bolognese. In particolare sono state realizzate tre trasmissioni radiofoniche (di cui i podcast sono ascoltabili sul sito), in cui i movimenti bolognesi (Crash, Asia, Laboratorio per lo sciopero sociale, Hobo, Tpo, Cassero, Salvaiciclisti, Labàs, Atlantide) si sono confrontati su tre diversi temi: analisi della situazione sociale, conflitto e consenso. Dai dibattiti sono emersi diversi punti di vista e molteplici punti di contatto. Innanzitutto si è tentato di ricostruire la reale origine del problema, cosa che difficilmente si trova su altri mezzi di comunicazione. La crisi, l’impoverimento di strati sempre più ampi della popolazione portano ad una situazione sociale espolosiva, cui le diverse realtà cercano di fare da argine e di organizzare politicamente. L’intento non era trovare colpevoli o pratiche sbagliate, ma gettare le basi per un percorso di opposizione (pressoché assente sul piano partitico) che possa essere sempre più ampi.
Tre appuntamenti con tanti dei maggiori protagonisti del movimento bolognese, tra centri sociali, collettivi ed associazioni che ha anche dimostrato che a sinistra si può discutere anche con posizioni diverse ma con rispetto reciproco.
Una presa di posizione nata in seguito alla contestazione a Matteo Salvini e all’aggressione al giornalista del Resto del Carlino.
Radio Città Fujiko, da sempre attenta e sensibile alle tematiche che riguardano i movimenti sociali, si è proposta di essere un punto di incontro per una riflessione coi e sui movimenti e la situazione socio-politica bolognese. In particolare sono state realizzate tre trasmissioni radiofoniche (di cui i podcast sono ascoltabili sul sito), in cui i movimenti bolognesi (Crash, Asia, Laboratorio per lo sciopero sociale, Hobo, Tpo, Cassero, Salvaiciclisti, Labàs, Atlantide) si sono confrontati su tre diversi temi: analisi della situazione sociale, conflitto e consenso. Dai dibattiti sono emersi diversi punti di vista e molteplici punti di contatto. Innanzitutto si è tentato di ricostruire la reale origine del problema, cosa che difficilmente si trova su altri mezzi di comunicazione. La crisi, l’impoverimento di strati sempre più ampi della popolazione portano ad una situazione sociale espolosiva, cui le diverse realtà cercano di fare da argine e di organizzare politicamente. L’intento non era trovare colpevoli o pratiche sbagliate, ma gettare le basi per un percorso di opposizione (pressoché assente sul piano partitico) che possa essere sempre più ampi.
Tre appuntamenti con tanti dei maggiori protagonisti del movimento bolognese, tra centri sociali, collettivi ed associazioni che ha anche dimostrato che a sinistra si può discutere anche con posizioni diverse ma con rispetto reciproco.
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C’é Chi Dice No
Pecunia non Olet, pensano in tanti e solo Dio sa quanto sia importante per noi quel necessario per fare radio e, possibilmente, farla meglio.
Siamo assolutamente convinti che il presupposto di una vera autonomia culturale, politica e comunicativa sia legato a quello economico: essere indipendenti significa nel concreto non avere nè padroni nè padrini.
A tal fine Claudio dell’ufficio commerciale si inventa continuamente la maniera di come implementare le nostre magre casse.
Ma c’è spot e spot .
Radiocitta’Fujiko ha detto NO ad introiti legati al gioco d’azzardo, anche se questo evidentemente per noi comporta una rinuncia di guadagno dal punto di vista strettamente aziendale. Ma la nostra è un’impresa particolare e cerca di mantenere una coerenza tra le cose che si fanno e quelle che si dicono: così, a differenza di altre testate cartacee od on line che parlano bene ma pubblicizzano poker, slot e scommesse varie, noi cerchiamo di qualificare i prodotti proposti come quelli legati al trasporto sostenibile delle biciclette d’autore o delle automobili ad idrogeno, di consumi di qualità come vini DOC ed orti in città, di luoghi qualificati per la cultura e il divertimento. Pensiamo che anche in questo si dimostri la differenze tra l’essere mercanti od invece ridursi a bottegai: i mercanti come Marco Polo scoprono nella Via della Seta altre genti ed altri mondi , i bottegai si barricano nel loro angusto spazio chiudendo l’universo all’esterno
Siamo assolutamente convinti che il presupposto di una vera autonomia culturale, politica e comunicativa sia legato a quello economico: essere indipendenti significa nel concreto non avere nè padroni nè padrini.
A tal fine Claudio dell’ufficio commerciale si inventa continuamente la maniera di come implementare le nostre magre casse.
Ma c’è spot e spot .
Radiocitta’Fujiko ha detto NO ad introiti legati al gioco d’azzardo, anche se questo evidentemente per noi comporta una rinuncia di guadagno dal punto di vista strettamente aziendale. Ma la nostra è un’impresa particolare e cerca di mantenere una coerenza tra le cose che si fanno e quelle che si dicono: così, a differenza di altre testate cartacee od on line che parlano bene ma pubblicizzano poker, slot e scommesse varie, noi cerchiamo di qualificare i prodotti proposti come quelli legati al trasporto sostenibile delle biciclette d’autore o delle automobili ad idrogeno, di consumi di qualità come vini DOC ed orti in città, di luoghi qualificati per la cultura e il divertimento. Pensiamo che anche in questo si dimostri la differenze tra l’essere mercanti od invece ridursi a bottegai: i mercanti come Marco Polo scoprono nella Via della Seta altre genti ed altri mondi , i bottegai si barricano nel loro angusto spazio chiudendo l’universo all’esterno