Il noto marchio di amarene sciroppate risponde nel merito della vertenza sul rinnovo del contratto integrativo negando di voler vincolare il premio di produzione all’esclusione dei sindacati dal tavolo della trattativa e spiegando che la sospensione di quest’ultima è dovuta all’avvio della discussione per il rinnovo del contratto nazionale.

3mila euro di premio di produzione per trattare senza i funzionari sindacali? Tutto falso. Fabbri, il noto marchio di amarene sciroppate, risponde alle polemiche sollevate dai sindacati in merito alla trattativa sul rinnovo del contratto integrativo.
Dai nostri microfoni, Vincenzo Grimaldi della Flai Cgil aveva polemizzato con l’azienda, sostenendo che facesse di tutto per escludere dal tavolo delle trattative i funzionari sindacali in affiancamento alle rsu, arrivando persino a promettere un premio di produzione di 3mila euro se la discussione fosse andata avanti senza l’intervento i sindacati.

Una versione che la proprietà reputa falsa e, in una nota, spiega la sua versione. “Le organizzazioni sindacali hanno presentato l’ultima versione della piattaforma per il rinnovo del contratto integrativo aziendale nell’aprile 2015, a seguito della quale si sono tenuti diversi incontri – scrive la Fabbri – La trattativa si è protratta fino all’avvio del rinnovo del contratto nazionale di lavoro per i lavoratori del settore alimentare”.

Secondo l’articolo 55 del contratto collettivo nazionale di lavoro, però, “il rinnovo dei contratti di secondo livello (contratti aziendali) non potrà svolgersi nell’anno solare in cui sia previsto il rinnovo del Ccnl”, perciò il Gruppo Fabbri ha comunicato la sospensione della trattativa, per evitare la sovrapposizione dei cicli negoziali.
L’azienda inoltre precisa che il premio aziendale verrà riconosciuto ai lavoratori solo subordinatamente alla sottoscrizione di un contratto integrativo aziendale con tutte le sigle sindacali che parteciperanno alla trattativa, quando la trattativa stessa potrà essere riavviata a seguito della definizione del tavolo nazionale.