L’Europa sta diventando sempre più digitalizzata. La corsa alla digitalizzazione si è incrementata sempre più da quando è stato stilato il piano di emergenza Recovery Fund che prevede infatti investimenti proprio nel digitale. Il motivo che sta alla base di tutto questo è semplice. Ormai ci siamo resi conto che il digitale permette di portare le proprie attività in modo semplice, snello, veloce, performante. Consente di diventare più produttivi ed efficienti e minimizzare ogni errore umano, rendendo inoltre gli ambienti operativi nettamente più sicuri. Il digitale consente inoltre di lavorare anche in tutte quelle situazioni che non offrono altre opportunità, come ad esempio durante un’emergenza sanitaria come quella che stiamo affrontando da oltre un anno. Non si tratta solo di questo. Il digitale consente anche di mettersi sulla strada della sostenibilità ambientale, altro obiettivo che tutti i paesi europei oggi stanno cercando di raggiungere.

Un’Europa sempre più digitale: abbiamo le giuste infrastrutture?

La domanda sorge spontanea e purtroppo la risposta non è positiva. Non abbiamo le giuste infrastrutture di rete. Quelle attuali non permettono di sostenere una rivoluzione digitale, troppo lente, troppo lacunose, troppo poco sicure. C’è bisogno di un bel cambiamento, c’è bisogno di banda larga, fibra ottica, 5G. Queste nuove infrastrutture devono al più presto essere rese disponibili, essere rese anche quanto più capillari possibile. Ovviamente non c’è bisogno solo di crearle. C’è bisogno di monitorarle in modo costante e di gestirle. In caso di problemi, c’è bisogno di intervenire tempestivamente. È del tutto inutile avere delle buone infrastrutture, se poi non si riesce a gestirle perché il rischio è che il lavoro si blocchi o rallenti gettando al vento tutti gli sforzi fatti.

Abbiamo le giuste figure professionali?

Viene naturale chiedersi anche se abbiamo a disposizione le giuste figure professionali per creare le nuove infrastrutture di rete, per implementarle e gestirle. Sono disponibili nei vari paesi europei delle figure professionali ad hoc, ma sono troppo poche per riuscire a rispondere in modo preciso e mirato alla rivoluzione digitale crescente. Alcune di queste figure professionali inoltre non sono aggiornate. Questo significa che potrebbero non essere in grado di accedere al mondo del lavoro in modo immediato. Per fortuna alcune realtà formative hanno creato dei corsi di formazione ad hoc, pensati proprio per far sì che queste figure professionali siano al più presto disponibili. Sono corsi che vanno quindi a colmare una lacuna, così che per tutti i paesi europei sia semplice svilupparsi e mettersi sulla strada della crescita costante. Tra questi corsi, il corso CISCO di Vega Training.

Alla scoperta del corso CISCO

Il corso CISCO di Vega Training permette di trasformare i corsisti nelle figure professionali di cui si ha bisogno, in esperti quindi di ogni possibile tipologia di rete, in esperti nella creazione di reti, nella loro implementazione, nel monitoraggio, nella gestione, nella risoluzione dei problemi. È un corso a cui tutti possono avere accesso, è infatti sufficiente essere in possesso di una buona conoscenza della lingua inglese, anche a livello scolastico. È un corso che può essere fruito in aula ma anche in modalità e-learning. Prevede molta teoria, certo, ma anche molta pratica. Prevede anche laboratori da remoto che sono accessibili ai corsisti 24 ore su 24. Proprio per questo risulta così performante. Non è un corso che ha come fine solo la formazione dei corsisti, ma anche far loro ottenere la certificazione CISCO CCNA. Solo con questa certificazione in mano è infatti possibile dimostrare le proprie competenze.