Nella primavera del 1937, mentre si trovava a Firenze per il Maggio Musicale, Paul Hindemith (1895-1963) fu molto colpito dagli affreschi di Giotto in Santa Croce (Cappella Bardi) ed in particolare da quelli raffiguranti alcuni episodi della vita di San Francesco d’Assisi, dopo la sua conversione. L’incontro con il coreografo e danzatore Léonide Massine, anch’egli presente alla manifestazione fiorentina, lo indusse a progettare un balletto incentrato sulla vita del santo (che, circa mezzo secolo dopo, ispirerà pure l’unica, vasta opera teatrale, del compositore ed ornitologo Olivier Messiaen). Come primo risultato, da ciò sortirà una composizione, “Danze sinfoniche”, con la quale onorerà una commissione della BBC e che avrà la prima a Londra, il 5 dicembre ’37.

Ma la prima rappresentazione assoluta dell’intero balletto, ossia della “leggenda danzata” in 6 quadri ed 11 episodi “Nobilissima Visione” (trasmessa nella puntata di giovedì 24 febbraio), ebbe luogo al Covent Garden (altre fonti, però, la situano al Drury Lane Theatre) di Londra, il 21 luglio ’38, sotto la direzione dell’autore e con la coreografia dello stesso Massine (che danzava nel ruolo del protagonista), realizzata dalla compagnia dei “Ballets Russes de Monte-Carlo” di René Blum, di cui Massine medesimo era direttore artistico. Successivamente, ad agosto, Hindemith ne ricaverà una celeberrima suite da concerto in 3 movimenti, la cui prima avvenne il 13 settembre di quell’anno, nuovamente diretta dall’autore, al Teatro La Fenice di Venezia, nell’ambito del 6° Festival Internazionale di Musica Contemporanea della Biennale. Inoltre, a mò di simbolica chiusura del cerchio, il compositore in seguito presenterà l’intero balletto in prima italiana, al Teatro Comunale di Firenze, il 22 maggio ’39, nel corso del 5° Maggio Musicale.

In conformità al clima d’affermazione progressiva d’una serena spiritualità perseguito dal musicista nel presente lavoro, l’orchestra, nonostante l’ampio organico impiegato (2 flauti raddoppiati all’ottavino, 2 oboi, 2 clarinetti, 2 fagotti, 4 corni, 2 trombe, 3 tromboni, basso tuba, timpani, triangolo, piatto sospeso, piatti, tamburo militare, tamburo piccolo, grancassa, campanelli, archi), viene trattata perlopiù in maniera sobria, austera, a parte in alcuni momenti, come nel caso del finale giubilante, che in questo modo, ne traggono maggior effetto espressivo.

Questa composizione, in forma assolutamente integrale, viene proposta nell’incisione effettuata il 4, 5 e 19 maggio 2011 alla Ilsley Nordstrom Recital Hall – Benaroya Hall di Seattle, con l’orchestra Seattle Symphony diretta da Gerard Schwarz, uscita l’anno dopo per la Naxos Records, a tutt’oggi unica registrazione completa disponibile (al contrario della suite, che conta diverse edizioni discografiche).

“Un tocco di classico” va in onda ogni giovedì alle ore 24, su Radio Città Fujiko, in streaming ed in fm 103.1 mhz.

—- Gabriele Evangelista —-