Partirà il 15 maggio la trentunesima edizione di AngelicA, festival internazionale della musica, che per un più di un mese proporrà un susseguirsi di concerti nel suggestivo Teatro San Leonardo in via San Vitale.

AngelicA Festival, un’edizione sulle espressioni

La diversità, intesa come qualcosa che ciascuno possiede visto che ognuno di noi ha cose che gli altri non hanno, è la caratteristica di questo festival. Quando il progetto ha preso forma, più di trent’anni fa, è stata una scelta degli organizzatori quella di descrivere il festival come “della musica” senza specificare alcun genere per non escludere nessun suono e renderlo un luogo di ispirazione.

«Ciascuno di noi ha e porta espressioni diverse e può regalare all’altro delle cose che l’altro non ha», afferma ai nostri microfoni il direttore artistico del festival Massimo Simonini, e ogni tipo di musica agisce in modo differente su di noi. Questo festival è quindi peculiare visto che non avendo un genere particolare ciascuno dei concerti agirà in modo differente sugli ascoltatori che, anche leggendo il programma, avranno delle difficoltà a capire ciò che li aspetterà.
«Non è stato facile» ammette Simonini, infatti, pochi giorni dopo le aperture annunciate dal governo è stata messa in moto la macchina organizzativa ed è stata fatta l’anteprima al teatro comunale di Modena con un orchestra di 33 persone il 29 aprile.

La rassegna bolognese si aprirà sabato 15 maggio e vedrà esibirsi Francisco Lopez e Reiner van Houdt che presenteranno un progetto sviluppato nell’arco di sei anni per “pianoforte senza corde”, costituito esclusivamente dalla struttura interna di un pianoforte standard quindi tasti, martelletti e parti meccaniche che verranno prima esplorate acusticamente e poi ascoltate al buio.

Anche se, come ogni anno, vi sarà una grande presenza di artisti stranieri, quest’anno la maggior parte dei musicisti saranno italiani. Molte saranno delle prime assolute come quella di Julien Desprez del 29 maggio o quella del 18 giugno nella quale Sergio Fedele presenterà la sua composizione “le melancolie di Tifeo” nella quale esibirà per la prima volta lo strumento con cui suonerà: “l’Ecatorf, un ibrido tra clarinetto, trombone e altri ottoni, la cui estensione grave supera di un tono lo strumento ad ancia più basso mai costruito, il clarinetto octocontrabasso”
Il programma completo si può visionare sul sito del festival, mentre i biglietti per gli eventi si potranno acquistare dalle 18:30, mezz’ora prima del concerto, presso le biglietterie, anche se gli organizzatori consigliano di acquistare le prevendite online.

Manuela Bassi

ASCOLTA L’INTERVISTA A MASSIMO SIMONINI: