Dal 27 al 29 giugno Xm24 ospita la 17^ edizione dell’Hackmeeting, l’incontro annuale delle controculture digitali. Temi centrali dell’edizione 2014 saranno la falsa libertà e condivisione dei social network e la sorveglianza digitale, messa in atto soprattutto per motivi commerciali. E si tenterà di disturbare le trasmissioni televisive dei mondiali di calcio…

L’Hackmeeting torna a Bologna. Dopo l’edizione del 2002 al Tpo, dal 27 al 29 giugno prossimi sarà l’Xm24 di via Fioravanti ad ospitare l’edizione numero 17 del raduno annuale delle controculture digitali.
Smanettoni, hacker, attivisti e curiosi si danno appuntamento in città per discutere e approfondire con approccio critico i temi connessi alle nuove tecnologie.
“Ad Hackmeeting non ci sono organizzatori, solo partecipanti”, precisano gli esponenti delle associazioni, sparse in tutta Italia, che animano il raduno.
Dal primo pomeriggio di venerdì alla domenica, quando l’evento si concluderà con un’assemblea plenaria, oltre 50 incontri – denominati “talk” – affolleranno le tre sale messe a disposizione dal centro sociale.
“Quest’anno siamo andati in overbooking – spiega Lele – e siamo stati costretti a chiudere le richieste con una settimana di anticipo”.

Tra i tanti appuntamenti, dai più pratici ai più teorici, consultabili sul sito www.hackmeeting.org, i fili conduttori sembrano essere principalmente due: l’analisi dei social network e il problema della sorveglianza digitale.
“Ci siamo fatti alcune domande – racconta Jacopo – in particolare su che tipo di condivisione viviamo oggi nella quotidianità, quanto la condivisione sui social network sia effettiva e quanto, invece, incanalata in schemi e strumenti pensati da altri”.
La filosofia dell’Hackmeeting, come spiega l’attivista, è piuttosto riassumibile in una frase di Primo Moroni:socializzare i saperi senza ampliare i poteri.

“L’onda lunga del Datagate è tutt’altro che terminata – sostiene Lele – per questo diversi incontri affronteranno le tendenze della sorveglianza digitale”. L’attivista spiega che, contrariamente a quanto si possa pensare, la maggior parte della sorveglianza elettronica non avviene per fini politici, ma commerciali. Argomenti come la privacy e l’anonimato, dunque, saranno presi in esame in diversi speech, uno dei quali tenuto da Claudio Nex Guernieri ed intitolato “Racconti di sorveglianza digitale”. L’esperto fa parte di un gruppo indipendente, finanziato dall’Università di Toronto, la cui mission è dare la caccia ai creatori e diffusori di malware.
Ad ogni male, però, c’è una cura ed è per questo che, sempre ad Hackmeeting, verrà presentato Tales, una distribuzione linux sviluppata da Intrigeri che garantisce l’anonimato in rete.

Non mancheranno, infine, le testimonianze delle comunità Linux italiane, ben rappresentate, ad esempio, da Stefano Zacchiroli, Debian project leader. “È la testimonianza – spiegano – di comunità che voglio decidere la direzione dell’innovazione tecnologica e non subirla passivamente”.
Insieme ai laboratori improntati al “do it yourself”, come quello che insegna l’autocostruzione di droni, ve ne sarà infine uno destinato a far clamore. Si tratta di “Mundial Worm per Smart TV e Decoder Digital” ed ha l’obiettivo di infettare Smart TV DDT in modo da creare interferenze nelle trasmissioni delle dirette dei mondiali di calcio.