Le polemiche per la riapertura delle scuole a fronte della quarta ondata della pandemia investe anche nidi e materne di Bologna, per i quali il Sindacato Generale di Base (Sgb) parla di «un disastro annunciato». Ammontano al 30% le assenze fra il personale e il sindacato ha chiesto un incontro urgente all’Amministrazione comunale, proclamando al contempo lo stato di agitazione e chiedendo a lavoratrici e lavoratori di non accettare richieste di lavoro straordinario che sarebbero particolarmente gravose.

Il disastro della riapertura di nidi e materne: lo stato di agitazione di Sgb

«Come ampiamente prevedibile, gli asili nido e le scuole dell’infanzia del Comune di Bologna riaprono in condizioni disastrose con oltre il 30% di assenze fra il personale e con il rischio che saltino anche quei minimi elementi di sicurezza che quotidianamente cerchiamo di difendere da una gestione della pandemia definita senza il contributo dei lavoratori e per molte cose, sbagliata», scrive Sgb in una nota.
Il problema di fondo segnalato dal sindacato è il mancato monitoraggio da parte dell’Amministrazione comunale, che non ha reso «disponibile alcun canale di comunicazione ufficiale alle lavoratrici e ai lavoratori dei servizi educativi e scolastici, i quali hanno dovuto fare da sé per monitorare la situazione plesso per plesso e proprio per questo in molti si auguravano che i servizi non venissero riaperti in queste condizioni».

Ammonterebbero a 200 persone in meno per i nidi e un centinaio per le materne le assenze registrate solo per il turno di questa mattina. Per fronteggiare le defaillance, Sgb mette in guardia da soluzioni che aggraverebbero la situazione: «Ora il rischio è che l’improvvisazione ed il panico abbiano il sopravvento e che si mettano in atto modalità organizzative che peggiorino la situazione, come ad esempio la rottura delle cosiddette bolle spostando personale da sezione a sezione, da scuola a scuola, come già ripetutamente avvenuto con il personale delle coop sociali».
Il sindacato fa sapere di avere nuovamente chiesto che i servizi vengano tenuti aperti per mezza giornata ove vi siano presenze sufficienti, al fine di evitare in particolare la rischiosissima situazione che si verifica con i dormitori.

Non solo: Sgb ha chiesto un incontro urgente col sindaco Matteo Lepore, che ha la delega al personale, e con l’assessore all’Istruzione, Daniele Ara, informandoli di aver messo in “stato di agitazione” il personale, al quale si chiede di non aderire a richieste di lavoro straordinario che in tale situazione sarebbero particolarmente gravose.
Sgb non lesina critiche alla gestione finora messa in campo da Lepore, riportando anche la notizia di poche settimane fa, secondo cui «il Comune, per “incomprensioni” con l’Ausl, è stato sostanzialmente senza “medico competente” per oltre un anno con le conseguenze anche giuridiche che ciò comporta».

ASCOLTA L’INTERVISTA A MASSIMO BETTI DI SGB: