Chissà se sono stati i toni sguaiati del ministro Matteo Salvini in occasione della manifestazione neofascista a Bologna a dare il colpo di grazia alla Lega lungo la via Emilia e a spaventare l’elettorato moderato del centrodestra che ha preferito premiare le altre forze della coalizione o stare direttamente a casa.
In ogni caso, numeri alla mano, la sconfitta di Elena Ugolini alle elezioni regionali in Emilia-Romagna è stata determinata principalmente dalla “sparizione” della Lega, passata dal 31,95% del 2020 al 5,27% di questa tornata elettorale. Tutte le altre forze della coalizione invece guadagnano voti.
Regionali Emilia-Romagna, la sparizione della Lega è una delle ragioni della vittoria del centrosinistra
I numeri sono impietosi per il partito di Salvini. Le 690.864 preferenze raccolte quando la candidata era Lucia Borgonzoni si sono ridotte ad una riserva 78.734 voti, segnando -612.130 consensi.
A beneficiarne solo in parte sono stati gli alleati: Fratelli d’Italia ha quasi raddoppiato i voti (+169.034), Forza Italia ha segnato un significativo incremento (+28.671) e anche la lista della candidata presidente ha registrato un aumento (+27.178).
Una redistribuzione interna che, complice l’astensione dalle urne, non è bastata ad assorbire l’emorragia leghista, al punto che la coalizione ha perso complessivamente 363.719 voti rispetto al 2020.
Anche i risultati del centrosinistra portano tutti il segno meno a causa dell’astensione, ma la perdita è stata più contenuta ed è questa la ragione che a livello percentuale la coalizione ha guadagnato punti rispetto al risultato di quattro anni fa.
Nello specifico, a livello complessivo il centrosinistra ha perso 273.669 voti, distribuiti tra Pd (-108.272), Avs (-44.339), Lista del presidente (-67.191), M5S (-49.520), +Europa e vari (-16.611).
L’unità ha invece premiato, anche se di poco, la sinistra radicale. La lista Emilia-Romagna per la Pace, l’Ambiente e il Lavoro, composta da Potere al Popolo, Rifondazione Comunista e Partito Comunista ha guadagnato, nonostante l’astensione, 5318 voti rispetto alla tornata precedente in cui le tre formazioni si erano presentate separate.