Anche quest’anno torna Pratello R’esiste, la festa di strada per celebrare la Liberazione dal nazifascismo. L’11^ edizione del 25 aprile “eretico” attualizza l’antifascismo con interventi su Donbass, Palestina, Siria e vertenza Castelfrigo. Il corteo partirà dalla rotonda “Dodi Maracino”. Tra i tanti concerti, Statuto e Balotta Continua. Radio Città Fujiko sarà presente con un banchetto.
Anche nel 2018 torna Pratello R’esiste, il 25 aprile “eretico” lungo via del Pratello. Arrivata alla sua undicesima edizione, la festa di strada è cresciuta negli anni fino a diventare, ormai da qualche tempo, l’evento più partecipato in città nel giorno della Liberazione.
“La nostra non è mai stata e mai sarà una celebrazione rituale o nostalgica – spiega ai nostri microfoni Virginio Pilò, uno degli organizzatori – ma partendo dai valori della lotta partigiana abbiamo sempre attualizzato il tema dell’antifascismo“.
Dalla battaglia No Tav a quella contro il People Mover, passando per le cause referendarie di scuola e acqua pubblica, Pratello R’esiste ha sempre detto apertamente da che parte stava e come intendeva l’antifascismo nel presente.
E così fara anche quest’anno, ospitando interventi dei resistenti del Donbass, testimonianze della Rete Palestina e in particolare di Gaza, l’opposizione all’aggressione occidentale nella guerra in Siria, ma anche questioni nazionali e locali, come l’insegnante torinese licenziata dopo aver rivolto parole ingiuriose alla polizia durante una manifestazione antifascista o la vertenza dei lavoratori della Castelfrigo di Modena, vittime del caporalato delle false cooperative.
Il 25 aprile di quest’anno è particolarmente sentito, anche e soprattutto per quanto accaduto nel nostro Paese negli ultimi mesi: dall’attentato fascista di Macerata all’omicidio razzista di Firenze. Senza dimenticare le piccole e grandi aggressioni quotidiane di Forza Nuova e Casa Pound, raccolti nella mappa di Ecn, che verrà presentata anche al Pratello.
“Oltre a questo – aggiunge Pilò – vorremmo porre l’accento sul fascismo istituzionale, più pericoloso, che certo si avvale di quello truce e orrorifico che vediamo per le strade, ma spesso si ammanta di valori antifascisti per poi esportare la democrazia a suon di bombe”.
Un’altra delle novità di questa edizione riguarda il corteo antifascista, animato ogni anno da tutti i centri sociali e molte associazioni cittadine. La partenza, quest’anno, non sarà da piazza de l’Unità, come avveniva nelle precedenti edizioni, ma dalla Barca, in particolare dalla rotonda Domenico “Dodi” Maracino, per tributare il compagno scomparso.
Di qui il corteo toccherà vari punti della città, in particolare farà omaggio a lapidi partigiane che sono state danneggiate da attacchi neofascisti.
Un altro corteo, seppur di dimensioni minori, è quello dei bambini del coro resistente, che dopo essersi esibiti in via del Pratello procederanno alla volta di Porta Saragozza, per ricordare le vittime omosessuali di nazismo e fascismo.
Nel corso della giornata, che comincerà alle 10 e finirà alle 19, saranno tanti i punti dove si terranno concerti, reading e interventi lungo via del Pratello e nelle zone limitrofe.
Tra le tante band che si esibiranno, troviamo la Balotta Continua e gli Statuto. Anche Radio Città Fujiko sarà presente, con un proprio banchetto, durante la festa.
Le premesse per l’edizione 2018 di Pratello R’esiste, dunque, sembrano buone. All’orizzonte, almeno per il momento, non ci sono le polemiche che hanno preceduto e seguito la manifestazione.
“Devo dire che abbiamo trovato la disponibilità del Comune nell’affrontare anche le misure sicurezza obbligatorie per le norme antiterrorismo – osserva Pilò – L’impatto c’è stato e addirittura altre manifestazioni consolidate in città sono saltate (il riferimento è al Festival della Zuppa ndr), ma con la collaborazione siamo riuscite a superarle”.
ASCOLTA L’INTERVISTA A VIRGINIO PILÒ: