Oggi, 28 maggio 2014, ricorre il quarantesimo anniversario di una delle ferite più tragiche per il nostro paese, la strage di Piazza della Loggia. Per ricordare i tragici fatti del 1974, il cinema Nuovo Eden ha creato un video ad hoc, di un minuto e mezzo, che verrà trasmesso prima di ogni proiezione.
Sono passati 40 anni dalla strage di Piazza della Loggia, a Brescia, quando una bomba nascosta dentro un cestino esplose provocando la morte di 8 persone e il ferimento di oltre 100. Un vile attentato, compiuto mentre era in corso una manifestazione contro il terrorismo neofascista. Quarant’anni di indagini giudiziarie e processi che ancora non hanno individuato i colpevoli, e stabilito una volta per tutte la verità su una delle ferite più drammatiche che abbiano colpito il nostro paese.
Le indagini che seguirono all’attentato si indirizzarono fin da subito verso la pista del neofascismo eversivo. Tutti i processi nati dalle tre inchieste che ci sono state in questi quarant’anni hanno portato tutti a proscioglimenti e assoluzioni per mancanza di prove. Manca, pertanto, sul piano giudiziario una parola definitiva su quella strage che insanguinò l’Italia inserendosi nella strategia della tensione di quegli anni, nonostante sia stato identificato il contesto e l’ambiente entro il quale venne ideata e portata a compimento.
Una ferita ancora aperta, dunque, e che non può essere dimenticata. Per questo molte associazioni, enti ed istituzioni di Brescia hanno deciso di dedicare uno o più eventi alla memoria di quella tragedia. Il Cinema Nuovo Eden ha voluto condividere questo momento con una produzione video ideata e creata ad hoc, che ricordasse i tragici fatti del 1974. Un minuto e mezzo, prima di ciascuna proiezione, dedicato al ricordo. Le note di una nota casa di produzione, un flash, lo scoppio. L’immagine, che ritorna nella mente e negli occhi di chi c’era, ma anche di chi è venuto dopo, si dissolve per lasciare spazio alle carte, ai documenti. Pile di faldoni, che ancora nascondono una verità, quella verità che, sempre, si chiede a gran voce. Ed un fiore, una rosa di gerico, che si schiude sotto un’acqua lavante e consolatrice.
“C’era la volontà di inserire all’interno delle attività previste per il quarantennale un video che fosse un momento di shock – spiega ai nostri microfoni il regista Nicola Zambelli – per riportare lo spettatore a quel momento con un effetto sonoro di sorpresa”. “Quello che auspico – continua Zambelli – è che queste celebrazioni e ricorrenze possano anche portare a una riflessione più complessiva sul mondo nel quale viviamo, perché la strage di Piazza Loggia, come quella di Piazza Fontana e della stazione di Bologna, si inseriscono all’interno di una lunga catena di eventi che hanno segnato la storia del nostro paese”.
Andrea Perolino